Emergenza migranti, Prato e Firenze: sì al Centro per il rimpatrio

Si accende il dibattito, il presidente Enrico Rossi ribadisce la contrarietà

Migranti in un centro (Foto repertorio)

Migranti in un centro (Foto repertorio)

Firenze, 7 giugno 2018 - Prato e Firenze alleate per affrontare l’emergenza migranti: i sindaci Biffoni (anche presidente Anci Toscana) e Nardella ribadiscono la necessità di realizzare in regione un Centro di rimpatrio per chi non ha diritto a restare in Italia mentre il governatore Rossi, seppur collaborativo col governo, si dice contrario, come sostenuto da tempo. «Come sindaco sono pronto ad un confronto con il ministro dell’Interno perché anche la Toscana ha bisogno di un centro di rimpatrio per gli stranieri irregolari socialmente pericolosi» ha detto Dario Nardella, sindaco di Firenze. «Non stiamo parlando di rimpatriare le badanti o le persone che lavorano onestamente - ha spiegato - o che comunque risiedono secondo le leggi del nostro territorio. Non ci interessa l’ideologia, ci interessa il pragmatismo, e dunque ci interessa collaborare con la Regione e con il ministero degli Interni per attuare il decreto Minniti. Secondo Nardella «il decreto di Minniti-Orlando sul ripristino dei centri di permanenza e rimpatrio è molto efficace, e mi auguro che Salvini non cambi quel decreto».

Tuttavia, ha sottolineato il sindaco, «oltre al centro di rimpatrio è fondamentale una strategia di collaborazione costruttiva con tutti i paesi stranieri. Se offendiamo i paesi stranieri che si devono riprendere gli immigrati, possiamo star sicuri che gli immigrati rimarranno tutti qui in Italia». E Biffoni ha rincarato: «Sull’introduzione di luoghi di rimpatrio per chi commette reati io ed il sindaco Nardella, abbiamo da anni, insieme al ministro Minniti, chiesto che ci fossero luoghi del genere uno per regione. Quindi Salvini arriva ‘esimo’». Il governatore toscano non cambia idea: «Sui Cie la mia opinione è di contrarietà ma, come ho sempre detto, la leale collaborazione fa parte dello spirito della Costituzione e delle leggi, e noi la forniremo - ha detto l’altro giorno Rossi - Non capisco perché se ci sono già le galere, dentro cui ci sono abbondantemente persone immigrate che hanno commesso reati ed altro ancora, si debba andare a creare i Cie».