Settembre in Toscana: 5 mete top da non perdere

E' ancora tempo di tintarella: acque cristalline e spiaggette incantevoli sul litorale da Follonica a Capalbio. La città ideale, Pienza. E la magia della Lunigiana

Pienza, la città ideale

Pienza, la città ideale

Firenze, 6 settembre 2021 - Settembre: c'è tempo per godersi gli scampoli di ferie. Il clima è più dolce e non si suda ad andare per monumenti o sbiciclettare per sentieri incantati. Ma questo è anche il mese propizio per la tintarella e non c'è il pienone di ombrelloni e asciugamani dei mesi canonici dedicati alle ferie estive. Tra le 5 mete top settembrine della Toscana c'è anche il litorale da Follonica a Capalbio (siamo all'estremo Nord della costa della Maremma grossetana).

Il litorale da Follonica a Capalbio

In  questo spicchio di Toscana possiamo tuffarci su acque bianche e cristalline, interrotte da pareti scogliose, piccoli arcipelaghi, atolli, calette da favola. Partiamo da Follonica: spiaggia bianca, fondale basso e acqua limpida da maldive! Qui vale la pena fermarsi alla Spiaggia della Carbonifera o a quella della Torre Mozza. Proseguendo lungo questo itinerario "ideale" eccoci a Scarlino: qui c'è un posto da favola. Parliamo di Cala Violina. Si accede solo a piedi o in bicicletta, i più sportivi. Scarpe comode dunque e circa una ventina di minuti di cammino. Ed ancora nei paraggi: Cala Martina e Cala Civette. Spiagge fatate, verde e turchino in un unico colpo d'occhio. Una torre bianca in lontananza che regala al paesaggio un aspetto da favola. Scendendo più a Sud eccoci a Castiglione della Pescaia, con la location molto in di Punta ala. Stabilimenti sobri, molto chic, davanti agli occhi sole e mare, dietro le spalle il profumo della pineta: relax garantito. Al confine tra Punta Ala e Castiglione, una delle spiagge più frequentate della Maremma. Siamo a le Rocchette. Stanchi delle spiagge? L'itinerario fa sosta al parco dell'Uccellina: 10mila ettari da Principina a Talamone. Grotte, calette, natura selvaggia. Si prosegue. Eccoci a Orbetello con la spiaggia più famosa, la Feniglia. Qualche chilometro e si giunge nella zona del Monte Argentario. Dunque Porto Santo Stefano e Porto Ercole. Il tour si conclude a Capalbio: chilometri di spiagge libere e stabilimenti bellissimi, vi suona "L'Ultima spiaggia?" (la patria del radical chic, vietata la caciara, si legge e si parla a bassa voce, colore più gettonato dai bagnanti il bianco e le tinte neutre, cappelli di paglia e babbucce ai piedi). Vale una visita Macchiatonda in cui si trova anche la prima oasi del WWf.

Il sentiero della Bonifica (tra Chiusi e Arezzo)

Appassionati della due ruote, provate il Sentiero della Bonifica, 62 chilometri tra Chiusi e Arezzo, più altri 12 verso il sito archeologico del Sodo a Cortona. Il tracciato segue il canale maestro della Chiana, storica opera di bonifica che ha trasformato la vallata nel regno della frutta, dei formaggi, del vino, della Chianina e dell'olio. Suggerite soste gourmet nei vari ristoranti della zona.

La città "ideale" (Pienza)

Toglie il fiato per quanto è fascinosa la città ideale del Rinascimento, Pienza, quella di papa Enea Silvio Piccolomini, l'umanista salito al soglio pontificio con il nome di Pio II. Si trova a circa una ventina di chilometri a est di Montalcino e qualche chilometro ad ovest di Montepulciano nella bellissima regione della Val d'Orcia a sud di Siena, tra soffici e poetiche colline e favolosi panorami. Piccolomini aveva le possibilità economiche e l'influenza per poter trasformare il suo umile villaggio natio, Corsignano, in quella che riteneva dovesse essere una città utopica, che avrebbe dovuto incarnare i principi e la filosofia dell'età classica e del grande Rinascimento italiano. In 3 anni, sotto la supervisione dell'architetto Leon Battista Alberti, venne realizzato un complesso di bellissimi ed armoniosi palazzi: la Cattedrale, la residenza papale, il Municipio e la piazza centrale.

Siena turrita

Rubiamo la frase a Enrico IV che la usò per Parigi: Piazza del Campo "val bene una messa". nel senso che una gita a Siena non si nega mai a nessuno. Icona della città del palio la Torre del Mangia che sovrasta la splendida piazza e i palazzi che la racchiudono. Perdetevi nei vicoli, nei bar, e via col Panforte e i ricciarelli anche se non è Natale!

 La terra dei castelli e delle pievi

Siamo nel cuore delle apuane. Il verde dei boschi, l'azzurro dei torrenti e del cielo. Appennino da una parte, Alpi Apuane dall'altra: siamo in Lunigiana, terra di confine. Qui la storia abbonda di leggende in un mix di cultura toscana, ligure ed emiliana. Castelli, chiese e buonissimo cibo. Suggeriamo: da Fosdinovo a Fivizzano, lanciando uno sguardo al borgo murato di Caprigliola, con tappa alla fortezza della Brunella di Aulla.

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