REDAZIONE CRONACA

Maxi evasione in Versilia, ditta di pulizie di alberghi nasconde al fisco 150mila euro

La società aveva una sede fittizia in Romania

Pattuglia della Guardia di Finanza (immagine di repertorio)

Lucca, 15 marzo 2022 – Una società di pulizie con sede in Romania ma attiva in Versilia ha sottratto al fisco 150mila euro. I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Lucca, nell’ambito dell’attività di contrasto all’evasione fiscale, hanno concluso una complessa attività di polizia economico  finanziaria nei confronti di una società costituita solo formalmente in Romania ma di fatto attiva in Versilia e operante nel settore della pulizia di edifici e strutture alberghiere.

La società non solo ha nascosto al fisco italiano oltre 150mila euro, ma ha anche impiegato lavoratori irregolari. Dagli accertamenti condotti dal Gruppo della Guardia di Finanza di Viareggio è emerso che la società era stata costituita in Romania al solo fine di evitare di essere assoggettata a tassazione in Italia, ma in realtà dal 2018 al 2021 l’attività è risultata essere stata esercitata in Italia in via esclusiva, mediante la stipula di importanti contratti di appalto con alberghi e strutture ricettive dell’area Versiliana per l’effettuazione di servizi di pulizia.

Nel corso degli approfondimenti ispettivi, avviati a seguito di una segnalazione dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Lucca - Massa Carrara, è stata anche attivata l’amministrazione fiscale rumena mediante i canali di cooperazione internazionale di cui si avvale il Corpo. Le autorità rumene hanno confermato che la società in questione non svolgeva alcuna attività in Romania, che la sede dichiarata era un mero indirizzo di domiciliazione e che tutti i dipendenti erano inquadrati secondo la normativa contributiva rumena pur essendo residenti in Italia da molti anni. Pertanto, al titolare della ditta, una donna di origini rumene residente in Italia da oltre dieci anni, è stata attribuita d’ufficio una partita iva e gli è stato contestato di aver sottratto a tassazione oltre 150 mila  euro di ricavi realizzati nel nostro Paese. La donna è stata, inoltre, sanzionata per le violazioni in materia di lavoro. L’operazione testimonia l’impegno della Guardia di Finanza nell’azione di contrasto ad ogni forma di evasione, anche a carattere internazionale, a tutela dell’economia sana, sviluppata grazie al costante controllo del territorio volto a intercettare, tra gli altri, il cosiddetto fenomeno dell’esterovestizione, consistente proprio nella fittizia localizzazione all’estero della residenza fiscale di una società al fine di sottrarsi al regime tributario nazionale.

 

Maurizio Costanzo