Giovani bloccati a Malta, venerdì forse il rientro. Il racconto: "Sporcizia e abbandono"

Il racconto della quarantena, tra paura e speranza

Patrizio e Samuele in quarantena a Malta

Patrizio e Samuele in quarantena a Malta

Firenze, 21 luglio 2021 – L’incubo della quarantena a Malta, per i ragazzi italiani risultati positivi al test effettuato prima dell’imbarco per il volo verso l’Italia, sembra avere le ore contate. Secondo le ultime informazioni infatti, è previsto un volo che venerdì li riporterà a casa, anche se ancora non si conosce il luogo esatto dove dovranno finire di fare la quarantena.

Patrizio e Samuele in quarantena a Malta
Patrizio e Samuele in quarantena a Malta

Due degli otto ragazzi, Patrizio e Samuele, maggiorenni, affidano ad un messaggio video la loro testimonianza: “Prima di prendere il volo ci hanno fatto un tampone rapido che sfortunatamente è risultato positivo, e dopo tre ore che siamo stati rinchiusi dentro un ‘bunker’, ci hanno sottoposto a un tampone molecolare di cui, tutt’ora, non conosciamo l’esito, se è positivo o negativo”. I due ragazzi ricordano lo stato d’animo di quelle ore: “Eravamo tutti sotto stress e giù di morale, arrivati qui in hotel – non sapevamo inizialmente neanche quale fosse – dove ci hanno alloggiato in stanze che abbiamo trovato in uno stato pietoso, raccapricciante, non erano state affatto pulite. Abbiamo trovato per terra capelli, sporcizia, i letti non rifatti, ed erano le sette di sera. Abbiamo chiesto alla reception uno straccio, un disinfettante per pulire che non ci hanno mai portato”. “Abbiamo chiesto del sapone per pulire per terra ma ci hanno risposto che non potevano darci niente e dovevamo comprarcelo. Il cibo che ci danno non è commestibile”.

“E’ passato ieri un collaboratore dell’agenzia EF a vedere come stavamo, mentre oggi è venuto da noi una persona della sanità pubblica, di Malta: ci ha detto che senza informazioni complete dovevamo fare i 15 giorni di quarantena qui, e senza il tampone molecolare negativo non potevamo tornare in Italia. Noi qui siamo otto, ma ci sono altri ragazzi in altri hotel Covid, speriamo a loro sia andata meglio”. Cosa succederà adesso? “Se tutto va bene venerdì dovremmo prendere il volo per il ritorno in Italia”.