REDAZIONE CRONACA

L’export della provincia di Arezzo nel 1° semestre 2025

Quasi 4 miliardi in valore assoluto, in flessione del -2% rispetto allo stesso trimestre del 2024. Il bilancio del primo semestre rimane comunque positivo (+4,5%) grazie al risultato messo a segno nel primo trimestre (+11,9%)

guasconi

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Arezzo, 12 settembre 2025 – L’export della provincia di Arezzo del secondo trimestre 2025 si attesta a quasi 4 miliardi in valore assoluto, in flessione del -2% rispetto allo stesso trimestre del 2024. Il bilancio del primo semestre rimane comunque positivo (+4,5%) grazie al risultato messo a segno nel primo trimestre (+11,9%). 

“L’export toscano nel primo semestre 2025- sottolinea Massimo Guasconi, Presidente della Camera di Commercio di Arezzo – Siena e di Unioncamere Toscana fa segnare una crescita del +11,8% grazie soprattutto al + 38,8% (per un valore assoluto che supera i 4 miliardi e mezzo) dell’export fiorentino. Il dato complessivo dell’export aretino è, come sempre influenzato dalle performance della gioielleria e dei metalli preziosi e quindi dalle variazioni del prezzo dei metalli preziosi, soprattutto dell'oro. Nel secondo trimestre del 2025, il prezzo dell'oro è aumentato del 40,3%, e nel primo semestre 2025 è cresciuto del 39,3. Un andamento che condiziona, in questo primo scorcio dell’anno, la gioielleria e oreficeria aretina interessata anche dal processo di rientro dai valori eccezionali realizzati nel 2024 grazie alla performance “anomala” del mercato turco. Nonostante quindi la crescita del prezzo dell’oro il bilancio è negativo sia nel secondo trimestre (-27,5%) che nel consuntivo dei primi sei mesi (-25,3%). In valore assoluto si tratta di poco più di mezzo miliardo di euro nel secondo trimestre (-553 milioni) che sale a poco meno di un miliardo nei primi sei mesi (-975 milioni). In questa dinamica i flussi verso la Turchia hanno rivestito un ruolo di rilievo: nel primo semestre infatti la contrazione verso Ankara si è attestata a -952 milioni di euro in valore assoluto e -40,2% in percentuale. Comunque anche depurando il dato complessivo dalla componente turca, il bilancio resta negativo (-1,5%) nonostante la crescita del prezzo dell’oro evidenziata in precedenza.

“Sono in crescita - prosegue Guasconi - le esportazioni aretine verso gli Emirati Arabi (+8,9%), e verso la Francia (+12,4%) mentre segnali di difficoltà provengono dal mercato statunitense (-22,3%) in parte attenuati dalla performance di Panama (+31%), tradizionale hub per il Nord America. Per quanto concerne gli altri distretti, sono lievemente positivi i risultati di Vicenza (+2,8%) e di Valenza (+6%), mentre è in forte contrazione quello di Milano (-42,7%). Il dato aretino si inserisce quindi in un quadro nazionale di generale rallentamento per il settore orafo italiano, con un calo del 13,8% nel primo semestre 2025. Sarà quindi necessario rafforzare la presenza nei mercati in crescita per compensare sia la normalizzazione in atto della domanda turca che una ulteriore contrazione delle vendite negli Stati Uniti a causa dei nuovi dazi. “

“Il comparto dei metalli preziosi, - evidenzia il Segretario Generale Marco Randellini -, prosegue con decisione la tendenza positiva avviata a partire dal secondo trimestre dello scorso anno: nel secondo trimestre 2025 i flussi verso l’estero sono aumentati del +38,3% portando il bilancio del primo semestre a +63,5% che, in presenza di una crescita del 37,5% del prezzo dell’oro nei primi sei mesi dell’anno, costituirebbe quindi un effettivo incremento dei volumi di vendita. In controtendenza ancora una volta con l’andamento regionale e nazionale, il comparto aretino della moda fa registrare, in questa prima metà del 2025, segnali positivi: a livello aggregato le vendite verso l’estero hanno registrato un incremento dell’11,4% nel secondo trimestre e del 5% nei sei mesi. Fatta eccezione per il tessile, tutte le specializzazioni hanno fornito un segno più: abbigliamento +6,6% nel secondo trimestre e +1,5% nel semestre, pelletteria +1,2% nel secondo trimestre e +5,2% nel semestre, calzature +41,7% nel secondo trimestre e +18,1% nel semestre.

Fra le altre tipologie merceologiche, nel primo semestre risultano in crescita agricoltura (+17,4%), prodotti alimentari (+9,1%), prodotti chimici (+13,6%), prodotti farmaceutici (+1%), altri prodotti della lavorazione dei minerali non metalliferi (+4%) e prodotti in metallo (+14,9%).

In flessione, le bevande (-1,7%), articoli in gomma e materie plastiche (-16,7%), elettronica ed elettromedicale (-11,6%), apparecchiature elettriche (-25,1%), macchinari (-2,1%), autoveicoli e mezzi di trasporto (-10%) e mobili (-14,9%).