L’esperto ci racconta l’aurora boreale: “Un’intensità rara. E ora la replica”

Il Lamma: “I luoghi privilegiati per godere dell’insolito fenomeno sono la montagna, l’aperta campagna e la spiaggia”. Nessun rischio per la salute. Appuntamento con lo spettacolo in cielo sabato 11 maggio dalle 22

Firenze, 11 maggio 2024 - Anche stasera, dalle 22, occhi puntati al cielo per vedere il favoloso spettacolo dell’aurora boreale. I punti privilegiati? Ovviamente quelli lontani dalle fonti di inquinamento luminoso: montagna, aperta campagna, spiaggia. “L’importante è puntare gli occhi verso nord”, spiega Giorgio Bartolini del consorzio Lamma. Che aggiunge: “Consiglio di approfittare della serata di oggi, perchè poi il fenomeno tenderà ad attenuarsi”.

L'aurora boreale a Casole d'Elsa
L'aurora boreale a Casole d'Elsa

Ci sono rischi per la salute?

“Assolutamente no. Si tratta di un evento che non dà alcun tipo di fastidio agli occhi. Insomma, un bello spettacolo, senza controindicazioni per la salute”.

Aurora boreale a Casole d’Elsa, Toscana
Aurora boreale a Casole d’Elsa, Toscana

Qualche problema di interferenza?

“Ci potrebbe essere qualche impatto sulle radio, sui sistemi di navigazione all’interno delle navi. Forse qualcosa sulla stessa rete elettrica. Ma non dovrebbero esserci grandi problemi…. Lo abbiamo visto ieri sera”.

Come nasce un evento così straordinario?

“L’aurora boreale è una luminescenza che si vede durante la notte, di colore verde-rossastro, con tonalità piuttosto variabili dovute al fatto che in questo periodo è particolarmente significativa l’attività solare. Sono presenti molte macchie solari che emettono delle particelle verso la terra. Ecco, queste particelle interagiscono a quote intorno ai 100 chilometri col campo magnetico terrestre. Quando avviene questo contatto si ha una specie di processo di ionizzazione. In sostanza, l’interazione tra le particelle del sole e quelle dell’atmosfera creano un’energia che si sprigiona sotto forma di luce a diverse frequenze e colorazioni. L’ultima volta che avvenne questo spettacolare fenomeno era il 2003. Si tratta di una cosa ciclica, rara in maniera così intensa alle nostre latitudini”.