
archeologico
Arezzo, 5 settembre 2025 – Chiudono e sale perché mancano gli addetti. I musei aretini soffrono di una grave carenza di personale. Una crisi scattata a causa di pensionamenti e uscite dall'organico mai reintegrarsi, che ha già costretto ad aperture ridotte. Il Museo Archeologico Gaio Cilnio Mecenate dal 1 settembre ha dovuto attuare turni di chiusura, rimanendo inaccessibile al pubblico per tre mattinie a settimana, dal lunedì al mercoledì. Il Museo di Arte Medievale e Moderna continua ad essere chiuso al pubblico nel pomeriggio dal giovedì al sabato. A lanciare l'allarme è la Fp Cgil toscana e aretina che parla del personale rimasto al lavoro in costante emergenza e non in grado di offrire un servizio adeguato . «Mancano tra il 25 e il 30% degli addetti» denuncia il sindacato. «Una grave situazione di carenza di personale che sta compromettendo l'apertura e la fruibilità dei musei statali ad Arezzo». A dipingere il quadro della situazione la Fp Cgil che si mobilita chiedendo a gran voce nuove assunzioni per coprire i posti vacanti e ripristinare la piena attività dei musei cittadini. «A causa di alcuni recenti pensionamenti e di altre uscite dall'organico, il personale è in sofferenza -dicono Mirella Dato e Gabriella Petteruti di Fp Cgil - mettendo a rischio il funzionamento di servizi essenziali per una città che fa del turismo e della cultura un pilastro della propria economia».
Dal 1 settembre il Museo Archeologico rimane inaccessibile al pubblico per tre mattine a settimana, dal lunedì al mercoledì, attuando turni di chiusura infrasettimanali in un periodo in cui il turismo è ancora presente in città. Non solo, il Museo di Arte Medievale e Moderna continua a rimanere chiuso al pubblico tutti i pomeriggi dal giovedì al sabato . «Queste chiusure – ricordano Mirella Dato e Gabriella Petteruti - non sono solo un danno per cittadini e turisti ma rappresentano anche un segnale allarmante dello stato in cui versano i nostri beni culturali. I musei, oltre a essere custodi del nostro patrimonio, sono anche volano di sviluppo e occupazione. Le attuali condizioni di lavoro del personale rimasto, costretto a gestire una situazione di emergenza, sono insostenibili e non garantiscono un servizio adeguato». Secondo la Fp Cgil toscana e aretina è urgente e necessario che il Ministero della Cultura e le istituzioni preposte agiscano immediatamente per sanare questa situazione di carenza. E avanzano delle richieste sindacali: «L'assunzione immediata di nuovo personale per coprire i posti vacanti e ripristinare la piena operatività dei musei e un piano a lungo termine per il rafforzamento degli organici e il potenziamento dei servizi museali, fondamentale per valorizzare il patrimonio artistico e culturale di Arezzo».
«Il Polo Museale di Arezzo merita un impegno concreto e un investimento adeguato- dicono Mirella Dato e Gabriella Petteruti - Le chiusure non possono diventare la norma. I sindacati sono pronti al dialogo, ma non esiteranno a mobilitarsi per tutelare i diritti dei lavoratori e il futuro del patrimonio culturale aretino».