LUIGI CAROPPO
Cronaca
Editoriale

La fantastica centrifuga della politica

Gli Uffizi (Foto Ansa)
Gli Uffizi (Foto Ansa)

Firenze, 24 settembre 2023 – Benvenuto nel mondo della politica signor Eike Schmidt, direttore della Galleria degli Uffizi, uno dei musei più visitati e ammirati del mondo. Non ha smentito e non ha confermato, alcuni giorni fa, la sua candidatura come civico top per il centrodestra fiorentino nella corsa a Palazzo Vecchio, e quindi il red carpet della visibilità pubblica si è ancor più disteso e allargato ai suoi piedi. Adesso non è più solo la guida dei tesori fiorentini, emblema della Grande bellezza, ma è un esponente potenzialmente politico-amministrativo, avversario del centrosinistra che da sempre guida Firenze. Ogni suo passo sarà misurato, ogni suo movimento avrà ancor più significato. Lo avrà capito il tedesco fiorentinizzato quando ha visto le conseguenze dell’invito della sua Galleria a un ex terrorista nero a tenere una conferenza? La scelta sarebbe stata discutibile e censurabile se l’avesse fatta da direttore degli Uffizi, ma è entrata di diritto nella polemica politica essendo, fino a smentita, il candidato in pectore del centrodestra con la benedizione del ministro Gennaro Sangiuliano e di Giovanni Donzelli, braccio destro della premier Giorgia Meloni.

Quando va in salumeria, occhio agli acquisti signor Schmidt: la mortadella resta di sinistra, il prosciutto di destra, lo stracchino è moderato. E se il direttore tedesco sapesse già queste cose e se anche la chiamata dell’ex Nar conferenziere fosse stata invece ponderata anche nelle conseguenze? Ci sta tutto in questa fantastica centrifuga politica. Chi conosce invece molto bene consuetudini e distorsioni del mondo politico è il Pd, che regala sempre emozioni avvitandosi su se stesso con tradizionale maestria. L’ultima settimana ci ha offerto alcune perle dem: il dibattito con accelerazioni e retromarcia sulla Multiutility dei servizi pubblici (holding da quotare o no in Borsa) e la battaglia intestina sul piano toscano dei rifiuti che approda in consiglio regionale per il dibattito. Per tutti lo scenario sono le prossime elezioni del ’24. Per tutti ci sarebbe un obiettivo: pensare prima di tutto ai cittadini, rispettare i valori, guardare allo sviluppo dei territori e non a se stessi, alla propria visibilità e ai propri interessi. E su queste priorità non è ammesso fare scivoloni o errori.