Jacopo Varriale, vittima dell'incidente in Fipili. Lascia un figlio

La tragedia all'alba di sabato 14 maggio. Il 36enne ha guidato per diversi chilometri contromano, poi lo schianto nei pressi di Livorno

La scena dell'incidente

La scena dell'incidente

Livorno, 14 maggio 2022 - Un boato nella notte, là dove la Fipili finisce, non lontano dal porto di Livorno. E' morto così, in un terribile incidente frontale Jacopo Varriale, 36 anni, originario di San Miniato. E' la vittima dello scontro nel quale anche altri quattro giovani sono rimasti gravemente feriti. Adesso sono tutti ricoverati tra gli ospedali di Livorno e Pisa. L'incidente poco prima delle quattro della notte tra venerdì 13 e sabato 14 maggio.

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E' la polizia stradale a ricostruire cosa è accaduto sulla grande arteria che di giorno è percorsa da decine di migliaia di veicoli. E di notte, pur meno trafficata, resta uno snodo importante anche per i mezzi pesanti. Jacopo Varriale era solo a bordo della sua auto, un suv. Sarebbe entrato in Fipili all'altezza di Montopoli Valdarno, percorrendo diversi chilometri contromano sulla corsia per Firenze, ma in direzione Livorno

Diversi automobilisti hanno segnalato quell'auto alla polizia stradale. La macchina ha continuato il suo percorso, forse schivando altre auto. Poi all'altezza dell'Interporto, poco prima dell'uscita di Livorno, un'auto con a bordo quattro ragazzi poco più che ventenni si è trovata di fronte la macchina contromano e l'impatto è stato inevitabile. Jacopo Varriale è morto sul colpo. Lascia la moglie e un figlio. 

Appassionato di sport, era nuotatore da sempre. Lo piange il gruppo della Dimensione Nuoto Pontedera, di cui il 36enne faceva parte. "Abbiamo appreso questa mattina della tragica scomparsa del nostro caro Jacopo Varriale - si legge su Facebook - Un ragazzo determinato, mite e di grande talento che in poco tempo è diventato una colonna portante del gruppo Master. La sua scomparsa ci lascia un grande dolore ed un senso di vuoto e di impotenza rispetto ad un destino, che ci appare estremamente ingiusto".