
Firenze, 20 novembre 2023 – È scattato da alcuni mesi, in Toscana, l’obbligo di accatastamento di caminetti, stufe e caldaie a biomasse con potenza utile nominale inferiore ai 10 kW. La norma è stata varata dalla Regione lo scorso marzo per avere una mappa di questi impianti (considerati altamente inquinanti), prevedendo come prima scadenza il 30 settembre. Viste le difficoltà segnalate da Comuni e associazioni il termine è stato rinviato al 30 marzo prossimo. Soprattutto però, anche in caso di successivi controlli, non è prevista alcuna multa: il cittadino verrà semplicemente invitato a mettersi in regola entro un mese.
La sanzione scatterà solo se, a seguito del primo controllo e passati altri 30 giorni, non avrà provveduto alla registrazione: in questo caso si potranno pagare dai 500 ai 3mila euro di sanzione.
Ma come funziona l’accatastamento? Per procedere occorre entrare sul sito www.siert.regione.toscana.it tramite Spid o Cns. Per chi ha problemi con le procedure informatiche è attivo il numero 800151822 per chiedere informazioni o fissare un appuntamento in un ufficio di Arrr, l’Agenzia regionale recupero risorse. Dall’accatastamento sono escluse le cucine economiche, ovvero le stufe dedicate alla cottura dei cibi e non collegate all’impianto di riscaldamento, ma anche i camini chiusi, dismessi o presenti in case che non abbiano altri impianti termici.
Infine, gli impianti con potenza superiore a 10 KW (solitamente camini chiusi con inserti e particolari stufe e caldaie) devono essere accatastati da un tecnico e non dai cittadini. "Non c’è alcun intento sanzionatorio – spiega l’assessora regionale all’ambiente, Monia Monni – tanto che i cittadini, in caso di controllo, avranno altri 30 giorni per procedere alla registrazione. Il nostro obiettivo è avere una mappa della situazione per poter impostare le politiche a tutela della salute e stabilire possibili incentivi".
Intanto è stato varato il primo di vari bandi: riguarda i Comuni della Piana lucchese, dove si è registrato lo sforamento del Pm10. La Regione ha messo a disposizione 900mila euro per sostituire o trasformare i caminetti obsoleti, alimentati a biomasse. Dal 20 novembre, chi abita nel Comuni interessati (Altopascio, Buggiano, Capannori, Chiesina Uzzanese, Lucca, Massa e Cozzile, Monsummano Terme, Montecarlo, Montecatini Terme, Pescia, Pieve a Nievole, Ponte Buggianese, Porcari, Uzzano) potrà fare domanda fino a esaurimento risorse, tramite la piattaforma di Sviluppo Toscana disponibile sul sito https://bandi.sviluppo.toscana.it/.