LUIGI CAROPPO
Cronaca
Editoriale

Forze da unire. Perché nessuno si salva da solo

Una veduta di Firenze

Una veduta di Firenze

Firenze, 17 marzo 2024 - L'identità della Toscana. In una regione dei mille campanili, troppo spesso vittima di una visione Firenze centrica, non è facile definirla anche se le radici comuni ci sono state, ci sono e ci saranno. Il presidente toscano Eugenio Giani ci ha provato da sempre. A partire da quando era a capo del consiglio regionale, indossando la fascia creata ad hoc con il Pegaso in evidenza e ridando lustro alla Festa della Toscana (ogni anno il 30 novembre in ricordo dell’abolizione della pena capitale voluta dal granduca Pietro Leopoldo). Adesso Giani lancia il festival dell’identità toscana sapendo lui stesso che il dna toscano è unico: "Un’identità complessa, articolata, assolutamente non scontata e non riducibile a stereotipi" dice.

I toscani si dividono ancora e dimenticano troppo spesso che nessuno si salva da solo. Firenze non può continuare a fare corsa da sola, la Costa va da Marina di Carrara a Capalbio, Pisa è culla del sapere ma non è la sola, la Maremma interna è cassaforte di bellezza e deve uscire dal suo isolamento, la Valdichiana giustamente ha concorso a diventare capitale italiana della cultura.

Anche i politici toscani continuano a dividersi, basti pensare a cosa è avvenuto di fronte ai 680 milioni arrivati sul territorio grazie al Fondo Sviluppo e coesione. Fratelli d’Italia ha gonfiato il petto, il Pd ha gridato al grande bluff. Ma non solo: c’è stata anche la sfida tra città: perché al territorio vicino più soldi che al mio? è stato chiesto da molti amministratori. Con atteggiamenti del genere, divisioni, rivalse, polemiche, non si va da nessuna parte. Bisognerebbe pensare, invece, che le nuove infrastrutture fanno bene a tutti, che la sanità pubblica che funziona è un valore da difendere con i denti. Che le competenze e i distretti, composti da tante pmi, sono eccellenza proprio di questa realtà regionale. Sia chiaro: la Toscana riparte tutta insieme oppure resta al palo complessivamente. Anche cambiando mentalità. E pensando così si rafforza l’identità toscana.