MANUELA PLASTINA
Cronaca

I suicidi dei giovanissimi. L’intelligenza artificiale aiuterà a valutare i casi a rischio

Lo studio del pediatrico Meyer e dell’Università di Firenze ha identificato i fattori più significativi. La coordinatrice Tiziana Pisano: "Potremo ottenere informazioni per riuscire a fare prevenzione"

La dottoressa Tiziana Pisano

Firenze, 1 dicembre 2023 – L’intelligenza artificiale potrà essere utilizzata per predire il rischio di suicidio tra i giovanissimi. Lo studio del pediatrico Meyer e dell’Università di Firenze pubblicato su «Science Progress», ha identificato due nuovi fattori predittivi del rischio negli adolescenti e in particolare negli under 12 anni.

I suicidi dei giovanissimi. L’intelligenza artificiale aiuterà a valutare i casi a rischio

La ricerca multidisciplinare apre la strada a nuovi impieghi dell’intelligenza artificiale a supporto della neuropsichiatria. A condurlo sono stati medici e ingegneri, con il coinvolgimento del team di psichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza del Meyer guidato da Tiziana Pisano nel Centro di eccellenza di neuroscienze diretto da Renzo Guerrini, coi colleghi del laboratorio T3Ddy e del professor Giovanni Castellini. Lo studio ha analizzato i dati relativi a 237 pazienti ricoverati al Meyer per comportamenti e pensieri suicidari dal 2016 al 2020. Obiettivo: identificare a ritroso quali fossero state le prime ‘spie’ predittive.

Dottoressa Tiziana Pisano, qual è l’obiettivo di questa vostra ricerca?

"E’ uno studio preliminare per in futuro poter identificare da subito anche l’intensità dell’ideazione di un suicidio. Esiste un vasto spettro di comportamenti suicidari, dall’autolesionismo al tentato, mancato o riuscito suicidio. Con visuali diverse degli stessi dati, possiamo ottenere informazioni nuove per costruire applicativi come test che, con alla base la clinica, possano valutare le emozioni, l’ansia, l’umore e la loro intensità. In futuro contiamo che l’intelligenza artificiale possa darci una valutazione globale, uno strumento in più per la valutazione e prevenzione".

Avete preso in considerazione in particolare ragazzi sotto i 12 anni.

"La fascia di età da noi considerata va dai 10 ai 18 anni. Sotto i 12 anche in letteratura il suicidio è rarissimo, ma dalla forte e dominante impulsività: viene attuato in una situazione sentita come difficile. Abbiamo dunque voluto porre l’attenzione su questa fascia minoritaria, ma ad alto rischio".

Dai dati dei vostri ricoveri emerge un aumento numerico importante.

"Lo vediamo nella nostra realtà locale, ma anche a livello nazionale e internazionale. Non si parla di ansia, che può essere curata ambulatorialmente, ma di intenzione più strutturata di farsi del male, a maggiore rischio e dunque con necessità di ospedalizzazione. Ci aspettavamo questo aumento di problemi di salute mentale anche prima del Covid".

I dati da voi considerati si fermano al 2020, l’anno del lockdown. Come sono cambiati gli adolescenti nel post pandemia?

"E’ stato un ulteriore importante incremento non tanto nel lockdown stretto, quanto nel ritorno alla "normalità", in particolare nel rientro a scuola dove è aumentato l’aspetto competitivo e stressante perché nella società di oggi chiediamo ai ragazzi performance troppo elevate. La scuola non è certamente la causa del problema, ma fa parte dei fattori di rischio che possono influenzare in un periodo di fragilità come l’adolescenza".

Come sono cambiati gli adolescenti negli ultimi 20 anni?

"Arrivano da noi in forme più gravi e sempre più giovani. Per fortuna c’è anche una maggiore consapevolezza nelle famiglie: si chiede più aiuto, la salute mentale viene valutata meglio. L’intervento precoce è fondamentale: molti di questi disturbi hanno prognosi ed evoluzione positiva prima che il disturbo si strutturi. Si possono superare e risolvere".

Un genitore che nota atteggiamenti a rischio del figlio a chi si deve rivolgere?

"Al pediatra o medico di famiglia, colui che più ci conosce. Sarà lui a indirizzarci dal neuropsichiatra infantile del territorio, dallo psicologo o da chi è il professionista adatto".