2 agosto 1990: l’Iraq invade il Kuwait, scoppia la Guerra del Golfo

È passato alla storia anche per essere il primo conflitto a essere trasmesso in diretta televisiva sugli schermi di tutto il mondo

L’incendio di una raffineria di petrolio nel Golfo Persico

L’incendio di una raffineria di petrolio nel Golfo Persico

Firenze, 2 agosto 2022 - Dopo la fine del conflitto tra Iran e Iraq nel 1988, e il ritiro dall’Afghanistan delle truppe sovietiche nel 1989, le tensioni e i problemi presenti nella regione mediorientale sono di nuovo esplosi agli inizi degli anni novanta nella cosiddetta Guerra del Golfo.

Tra il 1978 e il 1991 il Golfo Persico, zona di conflitti e tensioni, è stato teatro di due avvenimenti decisivi: il timore che la rivoluzione islamica sciita, scoppiata in Iran sotto la guida dell’ayatollah Khomeini, si diffondesse negli Stati arabi vicini, ha indotto l’Iraq a intraprendere contro l’Iran una lunga e sanguinosa guerra conclusasi senza vincitori. Quindi, l’invasione da parte dell’Iraq ha provocato la reazione dell’Onu e lo scoppio della guerra del Golfo.  

L’invasione del Kuwait, avvenuta il 2 agosto 1990, fu voluta dal dittatore iracheno Saddam Hussein per impossessarsi dei ricchi giacimenti petroliferi del piccolo Stato arabo e per assumere l’egemonia politica e militare su tutta la regione. Provocò l’immediata condanna dell’Onu e l’invio nella penisola arabica di un esercito internazionale guidato dagli Stati Uniti, ma composto da truppe di diversi Stati occidentali, tra cui l’Italia, e arabi. Per convincere Saddam Hussein al ritiro dal Kuwait, l’Onu ha imposto all’Iraq pesanti sanzioni economiche e, nel gennaio del 1991, ha autorizzato l’esercito internazionale a intervenire militarmente. È iniziata così, tra le proteste dei movimenti pacifisti internazionali, che chiedevano di dare ancora spazio alle trattative diplomatiche, una guerra di breve durata ma molto violenta e distruttiva, condotta con i più perfezionati mezzi bellici di cui disponevano gli Stati occidentali.

La guerra del Golfo ha cancellato l’invasione del Kuwait, ristabilito l’ordine internazionale e permesso agli Stati industriali di mantenere il controllo su questa regione così vitale per la loro economia, per la presenza del petrolio. Ma i costi in termini di vite umane sono stati altissimi, e a questi bisogna aggiungere i disastri ambientali provocati dai bombardamenti e dall’incendio di decine di pozzi petroliferi attuato dalle truppe irachene. La guerra lasciò irrisolti i problemi che da decenni agitavano il Medio Oriente, in particolare il conflitto tra i Palestinesi e Israele, la lotta per l’autonomia del popolo curdo e la permanenza di regimi autoritari del mondo arabo.

Nasce oggi

Isabel Allende nata il 2 agosto del 1942 a Lima, in Perù. È una delle scrittrici più note e apprezzate della letteratura contemporanea, autrice di capolavori in cui mito e realismo si intrecciano, tra cui ‘La casa degli spiriti’. Ha scritto: “Non me ne potevo andare, perché lontano da questa terra sarei stato come gli alberi che tagliano a Natale, quei poveri pini senza radici che durano un po’ di tempo e poi muoiono”.