
Guardia costiera
Firenze, 10 gennaio 2017 - Seicento controlli, 15 quintali di prodotti ittici e 29 attrezzi da pesca sequestrati, oltre 90 mila euro di sanzioni per 61 illeciti riscontrati. Sono i numeri dell'operazione di controllo sulla filiera della pesca, in mare e a terra denominata Countdown, condotta dalla Guardia costiera della Direzione marittima della Toscana durante il periodo delle festività natalizie. Durante l'attività in mare davanti Livorno è stato sanzionato per circa 500 euro, spiega una nota della Guardia costiera, il comandante di un peschereccio livornese per avere tenuto a bordo una persona non facente parte dell'equipaggio, oltre che per irregolarità documentali.
Lo stesso peschereccio è stato poi scoperto a pescare nella riserva marina integrale Secche della Meloria con una rete di oltre 200 metri. Sanzione di 2 mila euro a un altro peschereccio invece per non aver dichiarato la pesca di pesci spada, per i quali le norme prevedono una comunicazione alla Capitaneria prima dello sbarco e le stesse. Infine a Viareggio controlli in mare e a terra hanno prodotto ulteriori sequestri e sanzioni.
Sulla filiera commerciale il titolare di una pescheria livornese è stato denunciato per frode in commercio per avere esposto per la vendita un prodotto di origine orientale, il «pesce ghiaccio», con l'etichetta «novellame», e per aver venduto tonno congelato proponendolo alla clientela come fresco. In un negozio sono stati invece sequestrati 17 kg di pesce non tracciabile e altri 9 sono invece stati sequestrati in un ristorante che è stato anche chiuso per motivi igienici.
A Cecina (Livorno), i militari hanno sanzionato un pescatore dilettante che ha venduto il suo pescato a un ristorante, mentre a Piombino (Livorno) un sub è stato multato per avere violato le norme sul segnalamento di sicurezza.
All'Elba, infine, a un pescatore dilettante è stato sequestrato un tramaglio di circa 400 metri e il pescato rimasto impigliato nella rete, tra cui alcuni ippocampi, specie a rischio estinzione, immediatamente liberato in mare. Sanzioni per la mancata etichettatura del prodotto sono state elevate nel Pisano, mentre a un grossista di Bientina (Pisa) sono stati sequestrati più di 210 kg di merce per non aver saputo dimostrarne la provenienza. Mezzo quintale di pesce sequestrato per lo stesso motivo a un ristoratore cinese di Empoli (Firenze).
Un grossista di Castelfiorentino (Firenze) si è visto sequestrare 450 kg di prodotto ittico per la mancata tracciabilità, identica sanzione per un grossista di Pistoia al quale sono stati sequestrati 750 kg di pesce.
Multe infine in esercizi commerciali di Prato e delle province di Grosseto e Massa Carrara.