LAURA VALDESI
Cronaca

Gotti (Drago): "Nel 2022 un Palio dove salteranno gli schemi"

Plebiscito ieri per il secondo mandato da capitano. "Il rapporto con Andrea Coghe? Ottimo a livello personale"

Jacopo Gotti

Siena, 24 gennaio 2022 - «Il prossimo Palio sarà diverso. Perchè salteranno gli schemi. Ogni fantino avrà un motivo per dare il massimo. Il 29 giugno accenderò il telefono e vediamo che succede. La porta è aperta a tutti, disposto persino a far debuttare un giovane. Siamo il Drago...". Sintetizza in poche frasi lo scenario della Carriera della ripartenza, il capitano di Camporegio Jacopo Gotti. Che ha ottenuto 236 preferenze su 250 votanti.  

Gennaio 2020 prima elezione, poi la pandemia e due anni di stop. Ora inizia il secondo mandato senza mai aver corso. "In questo arco di tempo è successo di tutto. E il Palio è cambiato totalmente. Noi non ci siamo però mai fermati, neppure nel lockdown. E’ stata la nostra forza".  

C’è grande feeling con Andrea Coghe: è legato al Drago? "No. Però la Contrada vuole fantini che abbiano fame. Dopo l’ultimo Palio che ha corso l’ho voluto conoscere meglio. Siamo andati con Miraldi da lui, è nato un rapporto vero, questo lo posso dire. Un ottimo rapporto personale. Ma ciò non mi ha allontanato dai big di Piazza: massima serenità e trasparenza con Tittia, come quando c’era Brio. Ho conosciuto meglio anche Scompiglio e Gingillo. Anche Valter Pusceddu. Non sono un esperto di cavalli ma ho sempre creduto nei rapporti interpersonali e cerco di portarli avanti".  

Gotti non esclude la carta dell’esordiente. "Seguo un paio di giovani perchè non intendo dare vantaggi a nessuno".  

Quando tornerà la terra in Piazza dovrà essere ricordato Andrea Mari. "Ho perso un amico, il ricordo c’è sempre. Sono cose personali che tengo per me. Vado a trovarlo, ancora mi chiedo perché è successo. Ho di sicuro un angelo custode in più".  

Il capitano del Drago è scaramantico? "Sì ma non ’malato’".  

Lo staff Palio cambierà? "Lo comunicherò il 6 febbraio, giorno dell’insediamento".  

I priori dicono di essere fiduciosi, a luglio si correrà. "Lo sono anche io, penso che sia venuto il momento. D’accordo con il sindaco che è importante per la città. Negli ultimi due anni, durante gli otto giorni di solito dedicati al Palio, non è che la curva pandemica a Siena abbia dato problemi. Comunque sia non decidono i capitano. Dipende da varie componeti".  

Anche dalle istituzioni. "Importante, a mio avviso, che prefetto e questore comprendano l’importanza delle Contrade, nel periodo pandemico si sono messe a disposizione, e della Festa per la città".  

Il limite che non può essere superato nelle restrizioni? "Ad oggi ritengo fondamentale rivedere i cavalli in Piazza cercando il giusto equilibrio nelle eventuali limitazioni".  

Cavalli: il sindaco e il veterinario comunale hanno lanciato un messaggio: saldi di testa ed esperti del tufo. "Va bene lo stesso, inutile andare a cercare un confronto su questo. L’importante è che siano sani. Se nel Palio della ripartenza servono mezzosangue così, mi fido. Sono professionisti".