REDAZIONE CRONACA

“Bimbi in gita nella tenuta di un pluripregiudicato”, scoppia la polemica

I deputati di FdI della commissione sul fenomeno delle mafie presentano un’interrogazione ai ministri dell'Istruzione e dell'Interno per far luce sull'intera vicenda. La sindaca di Castagneto Carducci: “Attività svolta in totale buona fede”

Bambini in gita nella fattoria di un uomo pluripregiudicato, scoppia la polemica a Castagneto Carducci (Foto di repertorio)

Bambini in gita nella fattoria di un uomo pluripregiudicato, scoppia la polemica a Castagneto Carducci (Foto di repertorio)

Castagneto Carducci (Livorno), 14 maggio 2025 – Bambini della scuola dell’infanzia in gita nella tenuta di un pluripregiudicato. E’ quanto accaduto a Castagneto Carducci. Attività “in totale buona fede”, afferma la sindaca Sandra Scarpellini. Ma i deputati di FdI, Chiara La Porta e Francesco Michelotti, della commissione sul fenomeno delle mafie, vogliono vederci chiaro. Così hanno presentato un'interrogazione ai ministri dell'Istruzione e dell'Interno per far luce sull'intera vicenda. 

"Bambini molto piccoli, della scuola dell'infanzia di Castagneto Carducci, sono stati accompagnati, per un'uscita didattica autorizzata dal dirigente scolastico, in un'azienda agricola riconducibile alla famiglia di un pluripregiudicato, che sta scontando a Castagneto Carducci, dove da tempo risiede, una condanna definitiva a più di 10 anni". Rendono noto i due deputati di FdI. All’uomo “sono stati confiscati, in applicazione della legge antimafia, molti beni immobili e attività commerciali nel tempo - spiegano La Porta e Michelotti - Una storia criminale – di un personaggio – definito dagli inquirenti socialmente pericoloso, ben nota in quel territorio. Ci chiediamo come le istituzioni coinvolte, dall'amministrazione comunale che ha messo a disposizione lo scuolabus per accompagnare un gruppo di bambini in tenerissima età in visita all'azienda agricola, così come la dirigenza dell'Istituto, abbiano potuto ritenere opportuna una simile iniziativa che, di didattico ed educativo, sembra aver ben poco".

"I bambini - affermano i parlamentari nella stessa nota - sono stati persino filmati dalla figlia, presente all'iniziativa, del pregiudicato, del quale l'azienda agricola porta il nome. La donna avrebbe poi pubblicato sui social quel video, violando così la legge ed esponendo, di fatto, dei minorenni, ai rischi della Rete. È inoltre risultato che l'impresa non abbia i requisiti di 'fattoria didattica' previsti per legge. L'educazione alla legalità inizia proprio dall'infanzia; non è accettabile che un tale valore sia sottovalutato e mortificato proprio da quelle istituzioni che sono chiamate a difenderlo".

L'asilo ha agito seguendo "l'invito di un genitore di un bambino a conoscere gli animali nel proprio podere", invito "accolto dall'intera classe", nella vicenda "la scuola materna ha focalizzato la propria attenzione sull'attenzione al bambino", spiega la sindaca Sandra Scarpellini in merito alla visita didattica, autorizzata dal dirigente scolastico.

"Questo il ragionamento fatto, con totale buona fede e passione - afferma Scarpellini - da insegnanti che si adoperano per mettere in pratica ogni giorno attività inclusive, specie per i bambini più fragili. La scuola stessa - prosegue - ha rappresentato con trasparenza che semplicemente questo è accaduto: aver privilegiato questa attenzione ad altre valutazioni di opportunità, sicuramente importanti".

In tutto ciò, come precisa la sindaca, gli uffici scolastici del Comune hanno messo a disposizione il pullman, come di prassi, alla scuola "con cui collaboriamo con orgoglio quotidianamente". "Chi siamo - aggiunge Scarpellini - Comune e scuola, rispetto ai temi della legalità, è noto e parlano da soli i risultati ottenuti e i lavori ancora in corso sui beni confiscati. Ma non si è bravi una volta per tutte. Tutto si perfeziona e migliora; l'episodio ci impegna a migliorare l'informazione e affinare la sensibilità in ogni situazione".

"Abbiamo anche imparato - conclude la sindaca - che questo è oltremodo utile quando di mezzo ci sono bambini, proprio a loro tutela, soprattutto della politica che non si crea problemi a usare in modo strumentale anche le situazioni che, senza esposizione mediatica dei bambini, sono serenamente chiaribili".