
Giovani donne al lavoro
Firenze, 12 dicembre 2022 - Sono numerosi i giovani che, per fortuna, decidono di mettersi in gioco e dedicarsi a un’attività imprenditoriale. Le attività al monento più richieste sono quelle legate al benessere, cioè parrucchieri, estetiste, tatuatori. Seguono le imprese impiantistiche idrauliche, elettriche ed edili, quindi le piccole botteghe alimentari e della ristorazione, in particolare gelaterie, pasticcerie, pizze a taglio, cucina etnica, e le imprese legate all’informatica, web e grafica.
A fornire il quadro d’insieme è Confartigianato Imprese Firenze, che ha realizzato un decalogo per chi vuole avviare un’attività. "Sono dieci regole d’oro che vanno tenute in considerazione" spiega Fabio Masini, responsabile categorie e servizio nuove imprese di Confartigianato Imprese Firenze. La prima regola è essere consapevoli delle proprie attitudini professionali. La seconda è essere disposti a rischiare.
"Terzo, l’aspirante imprenditore – sottolinea Masini – deve avere ben chiari gli obiettivi e, quarto, non deve abbattersi di fronte alle prime, inevitabili, difficoltà". La quinta, sesta, settima regola si sintetizzano in una parola: studiare. "Bisogna raccogliere il maggior numero di informazioni sulla propria attività, senza basarsi sul ‘sentito dire’. Questo significa conoscere bene il mercato e i propri concorrenti".
Qualche esempio? "Se voglio aprire una gelateria andrò a fare un giro nel quartiere, per conoscere la zona, controllare quante gelaterie ci sono già e cosa fanno i miei concorrenti, quali prezzi applicano".
Fondamentale, ed è l’ottava regola d’oro, sapersi rapportare con gli altri. "Se avvierò un’attività autonoma, ma anche e soprattutto un negozio e devo stare al pubblico, devo saper relazionarmi con i clienti e i fornitori", dice ancora Masini. Al nono punto c’è la redazione del business plan, mentre al decimo punto valutazione costi e disponibilità economiche".
Ma quanto costa aprire un’impresa? "Ovviamente dipende dal tipo di attività", prosegue Confartigianato. "Generalmente i costi principali da sostenere sono l’affitto del locale e, se necessari, macchinari e attrezzature. Se voglio aprire un’impresa di pulizie o faccio l’idraulico le spese iniziali sono poche", fa presente Masini. "Più che altro, per quanto riguarda artigiani e commercianti c’è un costo fisso annuale, che non dipende dal fatturato, ed è l’Inps. Si tratta di circa 3.500 euro l’anno, in rate trimestrali".
Non solo. "Chi viene da un lavoro da dipendente deve fare prima una valutazione di se stesso ed è ancora più importante dei soldi, che, anche se non è facile, si riescono a trovare". A questo proposito è consigliabile farsi aiutare da un esperto eda un professionista di un’associazione di categoria che saprà fornire consigli e assistenza nella fase istruttoria.
1 - IL FENOMENO Boom imprese estetiche, serve un corso triennale
Occorre frequentare un corso triennale in un scuola di estetica riconosciuta dalla Regione Toscana. Quindi serve un fondo adeguato e bisogna aprire partita Iva, dotarsi delle attrezzature necessarie, dare comunicazione al Suap del Comune, iscriversi a Camera di commercio, Inps e Inail.
2 - SETTORE IN CRESCITA Gelaterie artigianali, la sfida della qualità
Le gelaterie artigianali devono avere un laboratorio di prim’ordine: fondamentale la scelta di prodotti alimentari di ottima qualità, che facciano la differenza e caratterizzino l’eserizio. Anche qui servono fondo, partita Iva,pratica Suap e Usl, iscrizione a Camera di Commercio, Inps, Inail.
3 - FORMAZIONE Idraulici ed elettricisti, richieste competenze
Per aprire un’impresa idraulica o elettrica occorre essere in possesso dei requisi- ti professionali ai sensi del DM 37/08 (cioè esperienza profes- sionale pregressa e/o dei titoli di studio). Bisogna anche acquisire patentini specifici e seguire corsi di settore e di sicurezza sul lavoro.
4 - BUROCRAZIA Per creare una società occorre il notaio
Nel caso si voglia aprire un’impresa in società, cosa si deve fare? Occorre scegliere la forma, per esempio se Snc- Società in nome collettivo, Sas-Società in accomandita semplice, Srl-società a respon- sabilità limitata, e così via. Quindi si va dal notaio per la costituzione e registrazione.
5 - ATTO FINALE Chiudere un’attività: più facile che aprirla
Chiudere un’impresa è molto più semplice che aprirla. Va fatta comunicazione obbligatoria a Camera di Commercio, Inps, Iva, Inail e Suap, Comune e altri enti a seconda della tipologia di attività. Nel caso di società occorre un atto di scioglimen- to o cessazione dal notaio.
6 - CONFARTIGIANATO Servizio di consulenza per chi vuole iniziare Lo sportello nuove imprese di Confartigianato offre un primo orientamento a chi vuol aprire una nuova attività, è attivo tutti i giorni sede di Firenze. I recapiti sono: 055-7326956 o 055-73. 26.962, mail: [email protected] oppure [email protected].