Furti nei negozi: Firenze è sesta a livello nazionale

Ogni 100mila abitanti sono 160 i colpi registrati nel 2021. Siena la città toscana più sicura. Il 70% dei furti resta impunito. I dati elaborati dalla Cgia di Mestre

Trovano la casa svaligiata  dai ladri

Trovano la casa svaligiata dai ladri

Firenze, 27 maggio 2023 - Un sesto posto per nulla invidiabile. C’è Firenze tra le province italiane in cui i negozianti sono più bersagliati dai malviventi. Del resto, basti solo pensare alla banda del tombino. Imperversa dallo scorso inverno: in un mese, ha messo a segno una decina di colpi. Ma l’incubo continua. Solo per citare uno degli ultimi episodi, all’inizio di aprile con la stessa tecnica è stata saccheggiata una macelleria.

A stilare una classifica dell’Italia più martoriata dai furti nelle botteghe è l’ufficio studi della Cgia, che ha elaborato i dati dell’Istat. “Nessuna critica nei confronti delle forze dell’ordine, anzi”, ci tiene a precisare la Cgia di Mestre. Tornando ai dati, per quanto riguarda il 2021 Firenze ha registrato 1598 furti, pari a 160 colpi ogni 100mila abitanti. Al primo posto Milano, seguita da Parma e Bologna. Va male anche Livorno, all’ottavo posto. Pisa all’undicesimo. Prato, con 295 furti, è 25esima. Sotto questo profilo, la città toscana più sicura risulta Siena, 75esima con 136 furti, pari a 51 episodi malavitosi ogni 100mila abitanti.

Se guardiamo alla regione Toscana, sono stati 4349 i furti denunciati alle forze dell’ordine ai danni dei negozi nel 2021. La nostra regione è al quinto posto, dopo Liguria, Emilia-Romagna, Lombardia e Piemonte. Purtroppo, il 70% dei furti è rimasto impunito. Un dato che preoccupa non poco.

Basti pensare che a livello nazionale in quasi 3 casi su 4 gli autori dei furti compiuti ai danni di negozi e botteghe rimangono senza colpevoli. Stiamo ovviamente parlando di reati contro il patrimonio che sono stati denunciati dalle vittime alle forze dell’ordine che, si stima, costino alle attività economiche attorno ai 3 miliardi di euro all’anno. La difficoltà di consegnare alla giustizia coloro che si sono resi responsabili di questi illeciti sta diventando ormai cronica e, probabilmente, sta “condizionando” anche le statistiche. Non è da escludere, infatti, che la riduzione del numero delle denunce registrato negli ultimi anni prima dell’avvento del Covid non sia riconducibile a una ritrovata sicurezza, ma a un atteggiamento di sfiducia delle vittime nei confronti delle istituzioni che li “spinge” a non denunciare alle autorità giudiziarie il danno subito. È quello che evidenzia la Cgia analizzando i dati. Accade un furto ogni 9 minuti.

Praticamente i commercianti e gli artigiani nel 2021 hanno subito 156 furti al giorno, 6,5 ogni ora.

Le regioni dove i malfattori la fanno franca maggiormente sono Umbria e Marche. A livello provinciale, infine, i territori più colpiti sono Torino con 155,5 furti denunciati ogni 100 mila abitanti, Firenze con 160,3, Imperia con 167,5, Rimini con 186,5, Bologna con 186,9 e Parma con 194,5. Maglia nera a livello nazionale è Milano con 222,8 furti ogni 100 mila abitanti.

Come difendersi?

Negli ultimi tempi c’è stato un boom di installazioni di saracinesche, inferriate e vetri antisfondamento. I negozi sono diventati dei fortini che, controllati 24 ore su 24 dai sistemi di videosorveglianza, hanno “arginato” queste intrusioni. Spesso, però, nei palazzi di pregio o negli edifici più recenti montare delle grate non è consentito. Va altresì segnalato che il numero di coloro che ricorrono ad una assicurazione è in calo. Il premio di una polizza contro i furti ha ormai dimensioni economiche proibitive, soprattutto per alcune tipologie merceologiche, quelle, ovviamente, di maggior pregio.

Storicamente le categorie più nel mirino dei ladri sono gli orafi, i gioiellieri, i pellicciai, i tabaccai, i farmacisti e i benzinai. Ora, grazie ai pagamenti elettronici, alle telecamere di sorveglianza e alle casseforti a tempo il rischio è sceso, tuttavia rimangono ancora un obiettivo sensibile per molte bande dedite ai furti. Da qualche anno sono sempre più nel mirino dei criminali anche i negozi di prodotti tecnologici, i concessionari auto-moto, i commercianti di bici di pregio, i supermercati ed i negozi di moda e di cosmetica.