LUIGI CAROPPO
Cronaca

Forteto, nuova commissione: riflettori sui rapporti politici e istituzionali. "Indagate anche sui soldi"

Via libera dalla Camera: ora si riparte dopo il nulla di fatto nella scorsa legislatura. Il monito di Bambagioni (ex Pd) e l’appello di Mugnai ("Soffrite e andate fino in fondo") .

Forteto, nuova commissione  Riflettori sui rapporti   politici e istituzionali  "Indagate anche sui soldi"
Forteto, nuova commissione Riflettori sui rapporti politici e istituzionali "Indagate anche sui soldi"

Firenze, 8 settembre 2023 – C’è ancora da fare luce nell’abisso dell’orrore del comunità del Forteto del Mugello. Si farà la seconda commissione parlamentare d’inchiesta dopo che la prima si era arenata (non era arrivata ad una relazione finale) al termine della scorsa legislatura.

Ieri il via libera alla Camera (si apetta ora il Senato). Un passo fondamentale per rilanciare i lavori sui fatti accaduti in diversi decenni nella comunità di Vicchio. I voti a favore sono stati 226, nessun contrario (sei gli astenuti di Avs). La commissione parte con un compito ben preciso: "Svolgere accertamenti sulle eventuali responsabilità istituzionali in merito alla gestione della comunità e degli affidamenti di minori, anche al fine di prospettare l’adozione di misure organizzative e strumentali per il corretto funzionamento della struttura". La politica riaccende quindi i riflettori sulla comunità degli orrori guidata da Rodolfo Fiesoli dopo l’intenso lavoro fatto dalle due commissioni regionali toscane di inchiesta guidate dai consiglieri Stefano Mugnai (allora Pdl) e Paolo Bambagioni (allora Pd).

"Ringrazio tutti i parlamentari per la condivisione, praticamente unanime, al disegno di legge che vede come primo firmatario il collega Giovanni Donzelli. Questa larghissima condivisione e soprattutto lo spirito di ricerca della verità animerà i lavori su una pagina buia e drammatica della storia del nostro Paese" ha detto il deputato di Fratelli d’Italia Francesco Michelotti intervenuto ieri in aula. Il Forteto "non è solo violenza sessuale su minori, una storia di bambini sfortunati collocati in una finta comunità di accoglienza e poi finiti nelle mani di un pedofilo - ha continuato- non è solo una vicenda processuale lunghissima e assurda, in cui sentenze definitive sono state ignorate" dai magistrati del tribunale dei minori che hanno continuato affidamenti alla comunità, identificata sul territorio e dalle forze di sinistra spesso come esempio virtuoso di accoglienza.

Il Forteto "non è solo una cooperativa agricola, una potenza economica che ha campato sullo sfruttamento del lavoro soggiogate da un sistema perverso" ha concluso il deputato di FdI. Dopo la condanna del 1985, Roberto Fiesoli "grazie a magistrati capaci", è stato nuovamente condannato nel 2019 "e il fatto che oggi non sia già più in carcere è l’emblema che la giustizia non è mai stata fatta".

Poche e chiare parole da Simona Bonafè, vicecapogruppo del Pd alla Camera: "La commissione è lo strumento per fare ulteriore chiarezza su fatti gravi avvenuti, senza strumentalizzazioni, ma con l’impegno all’accertamento della verità: sarà un modo per risarcire ulteriormente le vittime e le loro famiglie". Bonafé cancella subito possibili equivoci (in una fase preliminare il via libera alla commissione bis, prima dello stop estivo, non ebbe i voti dem). Della serie noi ci siamo e daremo il nostro apporto alla commissione.

"Auspico che la commissione lavori con determinazione e che i commissari sentano la responsabilità di essere in quella sede “lo Stato” che tenta di emendare mostruosità fatte e permesse sempre da “lo Stato” sulla pelle degli ultimi fra gli ultimi" sottolinea Stefano Mugnai. "Ai commissari dico che quando si occupano del Forteto occorre prima di tutto soffrire, capire fino in fondo cosa hanno subito quei bambini, occorre starci male. E’ solo cosi che si può trovare la determinazione e il coraggio di ricostruire l’orrore di 30 anni".

Paolo Bambagioni punta l’attenzione su un altro aspetto: "Sono contento, la vicenda Forteto ha bisogno di essere definitivamente chiarita. Il nostro è stato un lavoro prezioso ed ha contribuito alla svolta giudiziaria. Ora la commissione a Roma ha gli strumenti per analizzare i flussi dei soldi e capire come mai ci sono state queste coperture così esagerate sia dal mondo delle cooperative rosse sia da parte della magistratura. Bisogna seguire il flusso dei soldi che sono stati guadagnati e ricevuti anche da finanziamenti pubblici... Una parte della verità è rimasta tuttora nascosta. A chi sono serviti quei soldi? A chi sono andati?".

Luigi Caroppo