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Firenze, intervento congiunto Meyer-Careggi: salvato il rene di una bambina di un anno

L’intervento coordinato dal centro interaziendale creato con l’Università di Firenze è stato un successo, la piccola ora è tornata a casa e sta bene

Il professor Lorenzo Masieri e il dottor Alfonso Crisci (foto del 2019)

Firenze, 3 febbraio 2021 - Non solo chirurgia robotica. La sinergia tra le Aziende ospedaliero-universitarie Meyer e Careggi e Università di Firenze si allarga, per trattare al meglio le forme più gravi di calcolosi in età pediatrica. Il primo intervento in questo ambito, coordinato dal "Centro interaziendale di innovazione e ricerca in campo urologico", è stato un successo e ha permesso di preservare il rene di una paziente di appena un anno.

Gli urologi dell’ospedale pediatrico fiorentino Meyer si sono infatti accorti che la bambina era affetta da una rara forma di calcolosi determinata su base genetica: nello specifico, si tratta di una patologia piuttosto rara in età pediatrica, soprattutto nei bambini piccolissimi. La sua malattia aveva determinato la formazione di un calcolo di grandi dimensioni costituito da un materiale, la cistina, particolarmente duro e resistente. "In un caso come questo - spiega Lorenzo Masieri, associato di Urologia dell'Università di Firenze e coordinatore del Centro interaziendale, che comprende il Meyer e Careggi - la piccola paziente rischiava di andare incontro a infezioni ricorrenti e sofferenza renale che avrebbero potuto comportare la perdita di uno o di entrambi i reni. Impossibile procedere per via endoscopica, l'opzione meno invasiva. Di qui la decisione di sottoporre la piccola a un intervento di litotrissia percutanea, un trattamento chirurgico che consente di accedere alla cavità renale passando dal fianco: con gli appositi strumenti, è poi possibile frantumare e asportare il calcolo. "Si tratta di un trattamento di solito riservato agli adulti e ai bambini più grandi - commenta Lorenzo Masieri, associato di Urologia dell'Università di Firenze e coordinatore del Centro interaziendale, che comprende il Meyer e Careggi -, ma era l'unica strada in grado di risolvere il quadro senza provocare ulteriori danni". A far parte dell'equipe chirurgica è stato chiamato Alfonso Crisci, un'eccellenza per quanto riguarda la calcolosi, ricercatore di Urologia dell'Ateneo fiorentino e membro dell'Unità di Urologia di Careggi. L'intervento è stato un successo: la piccola ora è tornata a casa e sta bene. Grazie al Centro interaziendale, e alla messa in rete di strumenti e competenze, nel prossimo futuro sarà possibile eseguire questo tipo di interventi con sempre maggiore frequenza.

 

Maurizio Costanzo