"I guai della Fi-Pi-Li? Età e troppo traffico". E adesso preoccupa l’acqua sotto la strada

Fratini, capogruppo del Pd in Metrocittà: «Necessario realizzare nuove opere di regimazione. Serve un risanamento profondo»

L'avvallamento in Fipili e i lavori (Fotocronache Germogli)

L'avvallamento in Fipili e i lavori (Fotocronache Germogli)

Firenze, 23 ottobre 2021 -«È necessario intervenire sulla Fi-Pi-Li non solo per le manutenzioni ordinarie e straordinarie, ma anche per realizzare ex novo interventi di regimazione delle acque». Massimo Fratini, capogruppo del Pd in Città metropolitana, l’ente competente sulla strada, fa il punto della situazione, dopo il cedimento dell’asfalto di giovedì. E conferma il nodo cruciale della regimazione delle acque, più volte sottolineato dai residenti. 

Sulla Fi-Pi-Li fra Ginestra e Lastra si sono verificati da gennaio quattro fra cedimenti e avvallamenti. esiste un problema in quel punto?  «Le criticità hanno entità e caratteristiche diverse. Il dissesto di gennaio 2021 è stato un evento franoso che ha coinvolto in maniera significativa un territorio ampio, oltre la superstrada. Le cause non sono imputabili all’uso della arteria ma a condizioni idrogeologiche di un’area più ampia. Negli avvallamenti localizzati, invece, è certa la correlazione con l’età della Fi-Pi-LI (i primi tratti sono del 1970) e con il traffico elevatissimo, che non ha pari neppure nei tratti autostradali. Per eliminare queste criticità servono interventi di risanamento profondo del pacchetto di pavimentazione, del sottofondo e del rilevato su tutte le zone in cui non siano stati realizzati lavori negli ultimi 10 anni». 

Dopo gli ultimi interventi pensate che il problema sia risolto o che possa ripetersi? «Gli interventi hanno risolto il problema del dissesto al km 10+500 e quelli connessi agli avvallamenti puntuali, anche se in alcuni casi è previsto un monitoraggio costante per poter intervenire immediatamente nel caso di nuove criticità. Per risolvere il problema degli ammaloramenti sono necessari interventi di risanamento per ampi tratti, in particolare nelle zone non toccate dai lavori degli anni 2005/2008».  

I residenti delle colline di Lastra a Signa sostengono che la Fi-Pi-Li venne costruita su una serie di piccoli corsi d’acqua. gli episodi di questi mesi confermano questa tesi?  «Le condizioni idrogeologiche di parte delle aree interessate dalla Fi-Pi-Li presentano situazioni di criticità non legate a corsi d’acqua veri e propri, ma certamente a presenza di acqua da regimentare, ovvero da raccogliere e indirizzare correttamente verso corsi di acqua. Questi interventi forse non sono stati eseguiti con la massima cura al momento della realizzazione della strada e quindi oggi è necessario intervenire, oltre che per effettuare manutenzioni ordinarie e straordinarie, anche per realizzare totalmente ex novo interventi di regimazione delle acque».   

Come si può gestire la situazione nel lungo periodo?  «Per garantire la funzionalità della Fi-Pi-Li, ormai vecchia e progettata per un traffico diverso da quello attuale, servono ingenti interventi per la manutenzione straordinaria. Ovviamente sarebbero necessari anche lavori di adeguamento, quali inserimenti della corsia di emergenza o allargamenti delle carreggiate, modifiche puntuali del tracciato. Gli interventi da effettuare sono gli stessi che vengono fatti sulle autostrade».   

Al di là di Lastra a Signa esistono altri punti critici? «Sono vari i tratti sotto controllo. Tutti i giorni, in alcuni casi più volte al giorno, vengono effettuate attività di sorveglianza; periodici e frequenti sono i monitoraggi delle strutture».   

Interventi programmati nei prossimi mesi?  «La sostituzione di due linee di giunto sulla diramazione per Livorno; il rifacimento delle pavimentazioni, in orario notturno, agli svincoli Empoli ovest e Pontedera, oltre che sui tratti Santa Croce-San Miniato e Ginestra-Lastra a Signa».