Accadde 36 anni fa: la tragedia dello shuttle Challenger

La navicella si disintegrò in volo a 73 secondi dal lancio, sette astronauti a bordo persero la vita sotto gli occhi dei familiari e di milioni di spettatori

L'esplosione dello shuttle e i membri dell'equipaggio

L'esplosione dello shuttle e i membri dell'equipaggio

Firenze, 28 gennaio 2022 - È passato alla storia come il più grave disastro nella storia dell’esplorazione dello spazio. Il lancio fu trasmesso in diretta televisiva la mattina del 28 gennaio 1986 , in Italia erano le 17 e 39. Migliaia di spettatori a Cape Canaveral e milioni di persone che ne seguirono la partenza sugli schermi Tv, videro un’improvvisa esplosione e una enorme palla di fuoco avvolgere lo shuttle americano, i cui frammenti continuarono a lungo a cadere nell’oceano atlantico al largo della costa delle Florida.

Al momento dello scoppio il Challenger si era alzato di quasi 15 chilometri . Doveva essere la missione della prima maestra nello spazio, ma il sogno si interruppe a 73 secondi dal lancio, quando la navetta della Nasa si disintegrò sopra l’oceano Atlantico a causa di un guasto a una guarnizione del razzo. L’esplosione trasformò lo shuttle Challenger in una nube di fumo e fiamme. Persero la vita tutti e sette gli astronauti a bordo: Dick Scobee,  Michael John Smith, Gregory Jarvis, Judith Resnik, Ellison Onizuka, Ronald McNair e Christa McAuliffe, un’insegnante di 37 anni scelta tra migliaia di candidate per diventare la prima privata cittadina ad andare nello spazio, che si preparava a fare dello shuttle una specialissima aula didattica. Genitori e figli assistettero in diretta alla tragedia.

A causare il disastro fu un guasto a una guarnizione del segmento inferiore del razzo a propellente solido. La pressione aveva spaccato una saldatura tra due sezioni del serbatoio, e la guarnizione principale, che avrebbe dovuto sigillare il foro, aveva perso elasticità a causa del gelo che si era formato la notte precedente. Inoltre i bordi dello squarcio avevano bloccato la guarnizione secondaria. Al momento del lancio fu immediatamente visibile una scia di fumo grigio vicino al razzo di destra, ma a quel punto era impossibile intervenire. Il lancio ebbe una copertura mediatica enorme, non solo negli Stati Uniti. Anche in Italia quel giorno molte scuole avevano invitato i bambini a vederlo. L’incidente, all’epoca il più grave mai avvenuto nelle imprese spaziali, fermò per vari mesi il programma Shuttle. I voli con equipaggio ripresero col lancio dello Space Shuttle Discovery il 29 settembre 1988 e la sua missione di ‘Ritorno al volo’ STS-26.

Nasce oggi

Gianluigi Buffon nato il 28 gennaio 1978 a Carrara. Considerato uno dei migliori portieri della storia del calcio, si è laureato campione del mondo nel 2006 e vicecampione d’Europa nel 2012 con la nazionale italiana. Ha detto: “Con le mani i neonati cercano il seno della madre. Con le mani i padri allacciano le scarpe ai figli. Da bambino guardavo le mani dei miei genitori e ricordo il lavoro, la fatica e il sacrificio. Oggi guardo le mie mani e ci vedo tutti i miei sogni, realizzati e non. Con le mani si abbraccia chi si ama. Con le mani ci si rialza da terra dopo essere caduti. Con le mani si scava tra le macerie dopo un terremoto. Con le mani si chiede aiuto. Ho visto mani stringersi per la gioia, mani che accolgono, mani che pregano e mani che respingono. Con queste mani, le mie mani, ho combattuto e sono diventato grande. Ho vinto e perso. Ho superato limiti e sfidato l’impossibile. Ho parato palloni e paure. Le ho tese nella continua speranza di arrivare dove gli altri si erano arresi. Ho spinto chi non aveva il coraggio di buttarsi. Ho cercato di trattenere chi voleva andare via”.