Enrico Rossi indagato nell'inchiesta sulla gara del trasporto pubblico locale

Nel mirino la gara che ha assegnato il servizio a Autolinee Toscane

Enrico Rossi

Enrico Rossi

Firenze, 17 giugno 2020 - Il presidente della Toscana Enrico Rossi risulta indagato nell'inchiesta sulla gara del trasporto pubblico locale. Oltre a quello di Rossi, ci sono altri sei avvisi di garanzia. 

La gara, da 4 miliardi di euro, è stata assegnata ad Autolinee Toscane, controllata dai francesi di Ratp. Nell'inchiesta sono contestati, a vario titolo, i reati di turbativa d’asta, falso, abuso d’ufficio, induzione indebita a dare o promettere utilità.

La contestazione mossa dalla procura di Firenze nei confronti di Enrico Rossi è turbativa d'asta. In particolare, secondo i pm, avrebbe 'anticipato' in un'intervista del 13 novembre 2015 l'esito dell'aggiudicazione della gara del trasporto pubblico locale vinta da Autolinee Toscane.

"In realtà - scrive Rossi su Facebook - coloro che hanno presentato l'esposto nascondono il fatto che la notizia già da un mese era di pubblico dominio e che la stampa e le agenzie nazionali l'avevano ampiamente riportata, poiché la seduta della commissione per l'apertura delle buste era stata pubblica, come prevede la legge, e quindi tutti erano a conoscenza del risultato".

 "Le accuse sono infamanti e ridicole. Aspetto il momento giusto per procedere a querelare i calunniatori a cui consiglio di prepararsi a pagare per le loro diffamazioni - scrive ancora Rossi sul social network - A volte, ricevere un avviso di garanzia - sottolinea - è segno del fatto che si fanno cose importanti a favore dei cittadini e che si toccano interessi che non vogliono mettersi da parte e accettare gli esiti di gare regolari e trasparenti. Mi era già accaduto per la realizzazione dei quattro nuovi e moderni ospedali di Massa, Lucca Pistoia e Prato, che hanno contribuito in modo determinante a gestire bene in Toscana la lotta contro il Coronavirus". 

Oltre al governatore della Toscana, sono indagati i funzionari della Regione Riccardo Buffoni, 61 anni, di Montevarchi, e Ivana Malvaso, 61 anni, fiorentina, perquisiti il 28 maggio, poi i membri della commissione giudicante: i professori Mario Sebastiani, 76 anni, romano, e il fiorentino Stefano Pozzoli, 57, che è stato anche commissario del carnevale di Viareggio, la dirigente dell'Irpet Patrizia Lattarulo, 59 anni, e la dirigente del trasporto pubblico della regione Liguria Gabriella Rolandelli, 51 anni, di Chiavari. Tra i destinatari di sequestri, seppur non indagato", c'è anche Marco Gorelli, figura evidenziata dagli esposti per il "doppio ruolo" avuto nella gara sott'inchiesta. Gorelli oggi è un consulente dei vincitori del maxi appalto, ma lui, questa gara, ha contribuito a bandirla, studiando per conto della Regione Toscana l'opzione "lotto unico", poi effettivamente adottata.