ANGELA BALDI
Cronaca

Emergenza lupo, carcassa di una pecora a Guido Monaco per protesta

Il gesto di un allevatore esasperato ieri in centro città

pecora

Arezzo, 7 marzo 2024 – Si chiama Matteo Contena, il ventottenne che ieri alle 17.30, preso dalla disperazione e dallo sconforto per l’ennesima predazione perpetrata dai lupi, ha avuto il coraggio di posare sul manto stradale di Piazza Guido Monaco la carcassa della pecora che il lupo gli ha ucciso, bloccando i veicoli che stavano transitando. Tornato a casa ha trovato il lupo ancora davanti al recinto delle pecore.

 Ancora di più quando ad agosto del 2023 i lupi erano riusciti a superare le

protezioni e gli avevano ucciso altri 17 animali.

“In Europa vendono fumo, facendo finta di affrontare il PROBLEMA LUPO, con delle belle chiacchierate, in prospettiva delle imminenti elezioni.

Il Governo nazionale, dal canto suo, si

ostina a non prendere quei

provvedimenti che la normativa

europea gli consentirebbe e lascia che

i lupi proliferino indisturbati, nella

nazione che ha più lupi di tutta

l’Europa.

La Regione Toscana si offre di

“aiutare” gli allevatori, ritirando a domicilio le carcasse degli animali predati, utilizzandole

poi come alimento per sfamare i lupi e gli ibridi dell’Amiata.

Non è una barzelletta.

Nel frattempo le prestigiose associazioni animaliste raccolgono milioni di euro con le

campagne per la inutile protezione di questo animale, criminalizzando al contempo gli

allevatori, boicottando la vendita della carne ovina.

Matteo invece vive assediato dai sicari dell’animalismo, da solo.

Ha deciso quindi di denunciare questo degrado, con un gesto che sicuramente gli costerà

più del valore della pecora.

Per una infestazione come quella che viviamo in Italia ed in modo particolare in Toscana,

non ci sono rimedi, se non quello di cominciare finalmente ad abbattere i lupi in eccesso,

così come hanno iniziato a fare le nazioni più civili e attente alla tutela dell’ambiente, delle

persone e della fauna selvatica.

Svezia, Norvegia, Francia, Svizzera, Austria e tutti gli altri stati dove il lupo è gestito da

sempre, hanno capito che questi animali sono troppi, da noi invece dobbiamo ridurre sul

lastrico gli allevatori e lasciar distruggere l’ambiente e le aziende.

Per il 2024 la Regione Toscana ha stanziato 500.000€, al fine di ripagare i danni causati

dai lupi agli allevatori, denaro pubblico che poteva essere speso in modi migliori, ma che

in ogni caso non ripaga i capi dispersi, gli agnelli e quelli che durante le mattanze perdono

le marche auricolari.

A conferma dell’inutilità dei

fantomatici strumenti di protezione,

tanto declamati dai fanatici del lupo,

c’è il fatto che i risarcimenti che ogni

anno la Regione Toscana

somministra, vengono dati solo se la

predazione è avvenuta nonostante la

presenza dei cani da guardiania o

delle reti di “sicurezza”.

Il Comitato “Emergenza lupo –

Arezzo” è solidale con Matteo e gli

fornirà tutto il supporto possibile, per

aiutarlo a superare questo momento

di difficoltà.

Noi siamo dalla parte delle persone,

soprattutto di quelle per bene”, spiega il comitato emergenza lupo.