Draghi, "Basta con il vaccinare psicologi di 30 anni". Riaperture, non c'è data

La conferenza stampa: sul ritorno alla normalità il premier è fiducioso ma al momento una scansione temporale non è possibile

Roma, 8 aprile 2021 - "Ma con che coscienza una persona che non ha diritto a essere vaccinata salta la fila?". E' una delle prime frasi pronunciate dal premier Mario Draghi durante la conferenza stampa indetta per fare il punto su vaccini e riaperture. E proprio vaccini e riaperture sono stati i temi caldi.

"Vaccinare chi è più a rischio è dovere delle regioni, perché così possono riaprire in sicurezza la loro economia più presto", ha detto il premier Draghi. Che poi ha aggiunto, sempre sul tema delle categorie vaccinate, smettetela di vaccinare che ha meno di 60 anni, psicologi di 30 anni, platee sanitarie che si allargano".

Sulla frase riguardante gli psicologi Draghi si è poi corretto: "Non voglio dire che il personale sanitario che è in prima linea quotidianamente non debba vaccinarsi, ma è importante che ci si concentri sulle categorie più a rischio". 

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I furbetti dei vaccini

Draghi ha subito centrato il punto: saltare la fila è profondamente sbagliato e il premier si chiede come qualcuno che non ha diritto al vaccino passi avanti agli altri. Per un tema, quello dei furbetti, particolarmente dibattuto in questo periodo. "Dovremo comunque vaccinarci - dice Draghi - anche negli anni avvenire". Il premier ha ammesso "deifallance" da parte di Astrazeneca sulle consegne, con blocchi imprevisti e non spiegati. 

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Riaperture

Nella campagna vaccinale "ci sono regioni più avanzate, ci sono molte diversità, insospettabili, questo dovrà influenzare le riaperture. Nelle Regioni più avanti sarà più semplice aprire. In tutto c'è la volontà mia e del governo di vedere le prossime settimane come settimane di riaperture e non di chiusure - ha detto Draghi - Per le riaperture non ho una data, ci stiamo pensando in questi giorni" ma "non ho una data perché dipende anche dall'andamento dei contagi ma anche dall'andamento delle vaccinazioni delle classi a rischio".

Le dosi di aprile

"La fornitura di vaccino di aprile - dice Draghi - sono sufficienti a vaccinare tutta la popolazione che ha più di ottant'anni e gran parte degli over 75». Una frase importante soprattutto per tranquillizzare tutti coloro che fin qui non sono riusciti a vaccinarsi, soprattutto in quelle regioni dove ci sono stati problemi per l'immunizzazione degli over 80. 

Il vaccino Sputnik

Sulla possibilità di ammettere il vaccino Sputnik, il professor Locatelli, presidente del Consiglio Superiore di Sanità, a fianco di Draghi nella conferenza stampa, ha spiegato che l'Ema sta testando il vaccino, la cui efficacia è stata spiegata anche dalla rivista Lancet. "Ma servono altre informazioni che meritano valutazioni, non ultimo la rispondenza a criteri di qualità nella produzione e nella distribuzione del vaccino". 

Il caso Alitalia

Niente discriminazioni dall'Ue su Alitalia. Il presidente del Consiglio, Mario Draghi, conferma che l'Italia è in "piena trattativa" con la Commissione europea per il piano di salvataggio della compagnia di bandiera. Ma, precisa, "non accetteremo discriminazioni arbitrarie". Quel che è certo, spiega Draghi, è che "Ita avra' una forte discontinuita' rispetto ad Alitalia. Il punto è creare una società nuova che parta e non perda stagione estiva. Serve partire subito e che possa reggersi da sola, con le sue ali. Senza sussidi". Poi una battuta: "Ho viaggiato per tanti anni con Alitalia. Una famiglia, anche se un po' cara". Il premier ha auspicato quindi che il dialogo con la Commissione "si risolva in senso positivo".

La riapertura delle fiere

«Penso a un piano di riapertura delle fiere e degli eventi: è il miglior messaggio di fiducia al paese. Stiamo guardando al futuro delle prossime settimane»: così Draghi in un passo della conferenza stampa. Draghi ha sottolineato che tra maggio e novembre sono molte le fiere in programma in tutta Italia. Un momento importante per un settore e un indotto che conta migliaia di addetti. Bisogna dunque secondo il premier fare presto per farsi trovare pronti.