Muore dopo il rave party, la vittima è una ragazza di 30 anni. Era figlia di un poliziotto

La giovane era in un capannone di una ex fabbrica. Nel giorno di Ognissanti si è tenuto un rave party che si è concluso domenica sera. Disposta l'autopsia

Nel riquadro, Moira Piermarini; l'auto dove è stata trovata (foto Novi)

Nel riquadro, Moira Piermarini; l'auto dove è stata trovata (foto Novi)

Livorno, 4 novembre 2019 - Il corpo senza vita di una trentenne - Moira Piermarini - è stato trovato stamani a Livorno in un capannone di via Enriques (periferia nord della città), nella ex fabbrica Trw (che produceva sterzi per auto) dove nei giorni di Ognissanti si è tenuto un rave party che si è concluso domenica sera e a cui hanno partecipato in centinaia da tutta Italia. Secondo quanto ricostruito, la festa (non autorizzata) sarebbe iniziata venerdì notte e si sarebbe chiusa domenica alle 22. Il cadavere della donna è stato però ritrovato soltanto questa mattina, 4 novembre. Sul corpo non ci sarebbero segni di violenza.

L'evento si è chiuso senza che pervenissero alle autorità richieste o segnalazioni di intervento, tanto meno relative alla donna trovata morta, almeno per quanto risulta finora. Inoltre, riferisce sempre la questura, durante il deflusso di centinaia di persone, la polizia, che già aveva svolto mirati servizi di prevenzione nella zona con carabinieri e guardia di finanza, ha denunciato cinque persone per invasione di terreni ed edifici e per l'apertura di area di intrattenimento pubblico senza osservare le prescrizioni a tutela dell'incolumità delle persone. Sequestrati anche due furgoni con materiale pesante di vario tipo e apparecchi per il suono.

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Sul posto la squadra mobile di Livorno dopo un primo intervento del 118 che aveva constatato il decesso.

Ad avvertire della morte della ragazza è stata una telefonata anonima al 118 da parte di un uomo che ha segnalato la presenza di un corpo all'interno di un'auto bianca. 

La vettura, che non risulta essere di proprietà della ragazza, è stata posta sotto sequestro dagli inquirenti per essere sottoposta ai rilievi da parte della polizia scientifica.

La vittima aveva 30 anni, era originaria di Roma e residente a Pisa. Era figlia di un poliziotto in pensione da qualche anno e a lungo in servizio presso la questura di Pisa. La donna aveva vissuto a lungo a Vecchiano (Pisa), prima di trasferirsi a Pisa, dove risulta residente in una casa insieme alla nonna materna e alla madre. Se le circostanze della morte della giovane donna sono ancora tutte da chiarire, anche sul suo profilo non vi sono molte informazioni, anche perché, dicono gli abitanti di Vecchiano "la famiglia faceva una vita piuttosto riservata".

"Abbiamo saputo - afferma il sindaco di Vecchiano Massimiliano Angori esprimendo cordoglio alla famiglia - della giovane trovata cadavere in un'auto in una zona dove si è svolto un rave party. Aveva vissuto a Vecchiano, dal 1995 al 2015, insieme ai suoi familiari, e ancora oggi ci sono legami stretti. Esprimo in questo drammatico momento, le più sentite condoglianze a nome di tutti i cittadini per questo tragico evento e per la prematura scomparsa. Siamo in contatto con le istituzioni livornesi per comprendere meglio quanto accaduto".

La Procura di Livorno ha disposto l'autopsia sul corpo ragazza. L'esame dovrà servire per stabilire sia l'orario della morte della donna, sia le cause che hanno portato al suo decesso. Sulla vittima saranno eseguite anche analisi tossicologiche per capire se avesse assunto sostanze stupefacenti o alcol. Intanto gli inquirenti stanno ascoltando alcuni testimoni presenti alla festa abusiva per ricostruire eventuali altre responsabilità legate alla morte della giovane donna. 

Già a marzo nello stesso capannone si era tenuto un rave.

IL SINDACO - Prima ancora che questa mattina fosse scoperto il cadavere della ragazza, il sindaco di Livorno, Luca Salvetti, aveva già espresso le sue preoccupazioni al Questore di Livorno in merito alla festa abusiva. "Ho parlato col Questore - aveva scritto ieri sulla sua pagina Facebook - esprimendogli la preoccupazione mia e dell'Amministrazione comunale per la vicenda del rave alla Trw. Ancora una volta un sito privato dismesso viene utilizzato, senza autorizzazione, per una iniziativa che sembra destinata ad accogliere centinaia di giovani e si presume, anche senza le dovute misure di sicurezza. Al di là di ogni valutazione dal punto di vista sociale, delle politiche giovanili, si tratta di una questione molto seria dal punto di vista dell'ordine pubblico e della sicurezza dei cittadini coinvolti. Mentre assicureremo alle forze dell'ordine la collaborazione della polizia municipale, nelle prossime ore avanzerò richiesta al Prefetto di una riunione del comitato dell'ordine pubblico nella quale vengano convocati i proprietari, per troncare il ripetersi di esperienze simili per il futuro".

Il sindaco Salvetti aveva concluso il suo post scrivendo che "è responsabilita' della proprietà prendere i provvedimenti dovuti per evitare un uso improprio dei loro spazi, proprieta' che e' tenuta a mettere in sicurezza l'intero immobile, anche in vista di un suo recupero a fini produttivi, che per l'Amministrazione Comunale rappresenta un obiettivo".