
Un momento della cerimonia con l'Arcivescovo Giuseppe Betori
Diacceto (Firenze), 13 agosto 2020 - Una quercia in memoria dei ragazzi disabili che nei mesi scorsi hanno perso la vita a causa della pandemia. È quella che è stata piantata a Diacceto, nel parco secolare che circonda il centro riabilitativo della Fondazione Oda.
A scoprire simbolicamente la targa che li ricorda e benedire la “quercia del ricordo”, è stato l’Arcivescovo di Firenze, Cardinale Giuseppe Betori, che al termine della cerimonia si è intrattenuto con le famiglie per un momento di raccoglimento. L’Arcivescovo di Firenze, Cardinale Giuseppe Betori, attraverso questo incontro, ha voluto esprimere direttamente la propria vicinanza pastorale e umana ai familiari, agli assistiti, ai dipendenti e collaboratori. Alla cerimonia hanno partecipato anche il sindaco di Pelago Nicola Povoleri, il direttore sanitario della Usl Toscana Centro Emanuele Gori, i vertici della Fondazione Oda e i lavoratori del centro di Diacceto, che in questi mesi sono stati impegnati in prima linea nell’emergenza sanitaria. Quello odierno è stato un incontro essenziale, con pochi invitati esterni e attenzione massima alle misure anti Covid-19: un modo semplice e partecipato per ricordare gli amici che non ce l’hanno fatta e che sono una parte indelebile e preziosa della storia del centro.
Fin dall’inizio della sua storia, il Centro di Diacceto ha fatto proprio un modello riabilitativo finalizzato alla conquista di autonomie da parte dei propri assistiti, senza mai trascurare l’importanza del ‘vivere sociale’ e della ‘qualità della vita’. Gli ospiti del centro fanno vita comunitaria, e la loro giornata è scandita da impegni di gruppo, nucleo fondamentale della vita a Diacceto. Ogni gruppo è dunque come una piccola comunità di vita, in cui i momenti di lavoro nei laboratori sono alternati a quelli di riabilitazione e a quelli di ricreazione e socializzazione, e l’intera quotidianità è ispirata a un modello di vita familiare. Il centro riabilitativo della Fondazione Oda è dunque una struttura di grande importanza per il territorio, che opera con finalità di riabilitazione funzionale e sociale di soggetti portatori di disabilità fisiche, psichiche, sensoriali o miste. Il Centro riabilitativo Oda di Diacceto eroga ai propri ospiti un servizio sia terapeutico che sociale importantissimo, attraverso un’equipe multidisciplinare. E questa quercia terrà sempre viva la memoria dei ragazzi disabili che nei mesi scorsi hanno perso la vita a causa della pandemia da Coronavirus.
Maurizio Costanzo