MAURIZIO LA FERLA
Cronaca

L'altra follia, il selfie della sfida mortale

Attraversare l'autostrada, sdraiarsi sui binari, stare in bilico sul cornicione di un grattacielo anche per soli 5 euro

Selfie estremo

Firenze, 10 luglio 2017 - Il nome ricorda il diavolo, e questo già dovrebbe mettere in guardia ma, si sa, ai giovani piace la trasgressione e così forse finisce per attrarli. E' stato definito «daredevil selfie» (che poi significa autoscatto temerario) ed è l’ultima mania dei teenager. Una terribile e nuova moda, nata negli States come molte altre follie, e diffusa tra i ragazzini anche in Italia. In poche parole è questo: scattare o farsi scattare fotografie mentre si corre un pericolo, uno vero, altissimo, al limite della sopravvivenza. Infatti c'è pure chi non sopravvive, e in quel caso perde la vita e anche la scommessa, a volte. Sì, perché alcuni lo fanno per semplice ostentazione, per farsi grandi e belli davanti agli amici o alle amiche. Altri invece per scommessa, pensando di guadagnare qualcosa. Non moltissimo: «Ti do 5 euro se lo fai», è stato raccontato da chi ha partecipato, alla prova. 

Quale prova? Per esempio salire sul tetto di un palazzo, meglio se alto o un grattacielo, e lì, in bilico sul bordo del cornicione, farsi la foto, la prova della prova. Oppure attraversare un'autostrada di corsa, tra le auto che sfrecciano. O ancora sdraiarsi nel mezzo e tirarsi via all'ultimo istante. Così anche sui binari, sfidando i treni ad alta velocità. Negli ultimi mesi si sono verificati diversi casi di selfie sui binari, con l’imminente passaggio del convoglio. La vera gara mortale consiste nel resistere più a lungo con il treno alle spalle. «Basta stare un minimo attenti e controllare che i binari siano liberi. Perché non provarci», hanno raccontato alla polizia alcuni ragazzini fermati nel Veneziano. In genere le immagini vengono poi postate sui social: l’obiettivo è l’altissimo potenziale di visualizzazioni sul web. Anche quello porta soldi, ritengono. Perché così viene lasciato credere ai giovani.

I casi che sono venuti alla luce (ma chissà quanti altri non si conoscono) sono tanti e continuano ad aumentare. A Perugia un ragazzino ha attraversato più volte i binari perché aveva fatto una scommessa da 5 euro con un amico: «Mi farò un selfie e mi sposterò solo all’ultimo istante, vuoi vedere?». Nel Mantovano, sedici minorenni sono stati identificati e multati dalla polfer perché si scattavano decine di foto con lo smartphone sdraiati sui binari mentre si baciavano o giocavano. A Napoli un 17enne è stato travolto mentre con un amico si divertiva a camminare sui binari. Sono solo alcuni esempi, tra i tanti.

Ma perché i ragazzini si spingono fino a questo: rischiare la vita per una fotografia? Il duello contro i treni giocato alla stazione, magari col buio delle tenebre, è un rito di iniziazione per dimostrare di essere forti e coraggiosi. Ma c’è anche chi lo fa per vincere la noia. Oppure per venire apprezzati sui social e possedere un trofeo da mostrare agli amici del web. La cronaca racconta che queste tragedie non sono più eccezioni legate all’incoscienza di pochi.

E poi c'è la blue whale, ma quella è un'altra terribile follia.