
Il corteo dei curdi
Firenze, 30 aprile 2022 - Guerra è morte. Ovunque, senza distinzioni di generi, età, luoghi. Per questo il coordinamento Toscana per il Kurdistan – guidato dal portavoce Erdal Karabey – è sceso oggi in piazza San Firenze, per far sentire la propria voce e “denunciare l'inasprirsi dell'offensiva militare turca in Kurdistan e contro tutte le guerre”.
Il corteo, un centinaio i presenti, è transitato per i lungarni e si è concluso in Sant'Ambrogio, in modo da raggiungere un'altra manifestazione, anche in questo caso contro le guerre. Perché Karabey e il suo gruppo hanno specificato di essere contro la Turchia e a tutela del Kurdistan, ma anche a tutela di tutti gli altri popoli che stanno vivendo conflitti e situazioni complicate. Non poteva mancare Alessandro Orsetti, padre del 33enne fiorentino Lorenzo Orsetti, ucciso negli scontri in Siria con l'Isis. Anche lui pronto a farsi sentire: “Tutte le guerre sono uguali”, è stato ripetuto più volte. Diversi gli striscioni a sostegno dei curdi: “Noi siamo solidali con tutte le persone che muoiono a causa della guerra – ha dichiarato Karabey -. Che sia Kurdistan o qualche altro Stato, l'importante è fermare questi dolorosi conflitti”. In riferimento poi specifico al Kurdistan, ha ricordato Karabey, “il 17 aprile sono iniziati i bombardamenti con aerei, droni, elicotteri. Per questo è necessario rompere il silenzio, farsi sentire. Lo ripetiamo: le guerre sono tutte uguali, il denominatore comune è la morte delle persone”.
Niccolò Gramigni