Covid Italia, il bollettino: 753 positivi e 56 morti

Arrivata l'ufficialità della zona bianca anche per l'ultima regione che era rimasta fuori, la Val d'Aosta

Con la zona bianca si torna a vivere con meno restrizioni (foto Germogli)

Con la zona bianca si torna a vivere con meno restrizioni (foto Germogli)

Roma, 25 giugno 2021 - Sono 753 i positivi al test del coronavirus in Italia nelle ultime 24 ore, secondo i dati del ministero della Salute. Ieri erano stati 927. Sono invece 56 le vittime in un giorno (ieri erano state 28), ma 21 sono relative a ricalcoli della regione Puglia.

Coronavirus Toscana, i dati del 25 giugno

Tasso di positività allo 0,4%

Sono 192.541 i tamponi molecolari e antigenici per il coronavirus effettuati nelle ultime 24 ore in Italia, secondo i dati del ministero della Salute. Ieri erano stati 188.191. Il tasso di positività è dello 0,4%, ieri era stato dello 0,5%.

Calo di ricoveri e terapie intensive

Sono 306 i pazienti ricoverati in terapia intensiva per il Covid in Italia, con un calo di 22 rispetto a ieri nel saldo quotidiano tra entrate e uscite. Gli ingressi giornalieri, secondo i dati del ministero della Salute, sono stati 8 (ieri erano stati 12). I ricoverati con sintomi nei reparti ordinari sono 1.899 , in calo di 128 unità rispetto a ieri.

Cala l'incidenza settimanale

Continua il calo nell'incidenza settimanale (12 per 100.000 abitanti (13/06/2021-20/06/2021) vs 19 per 100.000 abitanti (07/06/2021-13/06/2021) dati flusso ISS). L'incidenza è sotto il valore di 50 per 100.000 abitanti ogni 7 giorni in tutto il territorio. La campagna vaccinale progredisce velocemente e l'incidenza e' a un livello che permetterebbe il contenimento dei nuovi casi. E' quanto riporta la bozza del report della cabina di regia Iss-Ministero Salute sul Covid-19. Nel periodo 1 giugno-15 giugno 2021, l'Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 0,69 (range 0,62- 0,74), stabile rispetto alla settimana precedente, e sotto l'uno anche nel limite superiore. Tutte le Regioni sono classificate a rischio basso secondo il DM del 30 Aprile 2020 tranne il Molise, a rischio moderato. Tutte le Regioni/ hanno un Rt compatibile con uno scenario di tipo uno.

Nessuna regione è su soglia critica per terapie intensive

Nessuna Regione supera la soglia critica di occupazione dei posti letto in terapia intensiva o area medica. Il tasso di occupazione in terapia intensiva è 4%, sotto la soglia critica, con una diminuzione nel numero di persone ricoverate che passa da 504 (15/06/2021) a 362 (22/06/2021). Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale scende ulteriormente (4%). Il numero di persone ricoverate in queste aree passa da 3.333 (15/06/2021) a 2.289 (22/06/2021). Tre Regioni, Molise, Puglia e Veneto, riportano una allerta di resilienza, nessuna riporta molteplici allerte. Si osserva una ulteriore diminuzione nel numero di nuovi casi non associati a catene di trasmissione (2.407 vs 3.961 la settimana precedente). La percentuale dei casi rilevati attraverso l'attivita' di tracciamento dei contatti e' stabile (39,5% vs 40,3% la scorsa settimana). In calo la percentuale dei casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi (35,5% vs 37,4%). Infine, il 25,1% e' stato diagnosticato attraverso attivita' di screening.

Tutta Italia in zona bianca

L'Italia sarà interamente in zona bianca da lunedì 28 giugno. Come previsto, il monitoraggio di oggi non dovrebbe riservare sorprese e collocare anche la Val d'Aosta, unica regione rimasta in giallo, nella fascia a minori restrizioni. Questo perché oggi, nel consueto monitoraggio settimanale del venerdì, anche la piccola regione alpina raggiungerà il traguardo dei tre report consecutivi con l'incidenza sotto i 50 casi settimanali per centomila abitanti, avendo a oggi un'incidenza di 10 casi per centomila. Cancellato ormai il coprifuoco, lunedì sarà un giorno simbolico del cambio di fase: non solo tutte le Regioni in bianco, ma anche l'addio all'obbligo della mascherina all'aperto, dopo il parere del Cts e la relativa ordinanza del ministro Speranza.

L'estate, insomma, può iniziare, anche se con un occhio doverosamente attento a quello che accade negli altri Paesi, con l'incubo variante Delta e il rischio di una risalita dei contagi. L'ultimo report della Cabina di Regia, venerdì scorso, ha autorizzato Sicilia, Marche, Toscana, Provincia di Bolzano, Calabria, Basilicata e Campania a entrare nella zona a minori restrizioni. Avevano tutte una incidenza abbondantemente sotto i 50 casi per centomila abitanti, come hanno certificato i tre monitoraggi consecutivi. A inaugurare la zona bianca che sancisce il graduale ritorno alla normalità (dopo l'esperimento di primavera della Sardegna, durato poco) erano state a fine maggio Friuli Venezia Giulia, Molise e la stessa Sardegna. La settimana successiva era stata la volta Abruzzo, Liguria, Veneto e Umbria, mentre dal 14 giugno sono in bianco anche Lazio, Lombardia, Piemonte, Puglia, Emilia Romagna e Provincia di Trento. Ora il turno della Val d'Aosta.

La variante Delta

Nonostante questo quadro molto positivo, la minaccia della variante Delta comincia a pesare. «Non è un liberi tutti», ha detto il presidente del Consiglio Mario Draghi. «Dobbiamo tenere alta l'attenzione», ha aggiunto. A preoccupare sono i focolai segnalati ormai in molte regioni e per questo Draghi ha esortato oggi a «procedere nella campagna vaccinale con la massima intensità». Un'accelerazione necessaria quella sui vaccini perché, nonostante i dati indichino che proteggono dalle forme gravi di Covid-19 ed evitano i decessi, non riescono a frenare i contagi. Il virus continua perciò a circolare e in questo modo aumentano le probabilità che possa accumulare mutazioni che portino a varianti capaci di trasmettersi in modo ancora più efficace o di eludere i vaccini.

Il calcio al 25%

Intanto, dal 22 agosto il campionato di calcio potrà ripartire con il 25% del pubblico in presenza negli stadi: lo ha detto il sottosegretario alla Salute, Andrea Costa, nella trasmissione 'Punto Nuovo Sport Show' di Radio Punto Nuovo. Del campionato con gli stadi aperti, ha detto ancora «abbiamo parlato questa mattina con il ministro Speranza e per la prossima stagione vi posso dare la notizia che partirà dal 22 agosto con il 25% di pubblico in presenza». Costa ha aggiunto che «ci sarà una graduale progressione» e si prevede di «arrivare nelle settimane successive con incremento percentuale. La prossima stagione, quindi sarà con il pubblico in presenza e non inferiore al 25%. Ci vuole prudenza, senso di responsabilità, ma non è mai mancato nei cittadini italiani». Sugli Europei di calcio, infine, Costa ha osservato: «non vedo alternative a Londra per le gare, da cittadino europeo, mi auguro che tutto rimanga così. Sarebbe un bene per tutti che non ci siano situazioni complicate in Europa».