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Confagricoltura Arezzo: da Commissione UE un attacco al futuro dell’agricoltura

Bartolini Baldelli: «Senza un cambio di rotta, pronti alla mobilitazione»

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Arezzo, 17 luglio 2025 – Confagricoltura Arezzo: da Commissione UE un attacco al futuro dell’agricoltura

Bartolini Baldelli: «Senza un cambio di rotta, pronti alla mobilitazione»

«La proposta emersa nell’ambito della presentazione del ‘Quadro Finanziario Pluriennale europeo’ è un vero e proprio attacco alla stabilità della politica agricola comune che è stata fino ad oggi una colonna portante dell’economia, della stabilità, della garanzia di approvvigionamento di cibo sano e sicuro».

Sono le parole del presidente di Confagricoltura Arezzo, Carlo Bartolini Baldelli, sulle novità presentate nelle ultime ore da Bruxelles. «La PAC è un sistema previsto dai trattati europei che dovrebbe puntare a garantire un approvvigionamento alimentare stabile, prezzi equi per i consumatori ed un tenore di vita equo per gli agricoltori - spiega il presidente di Confagricoltura Arezzo - Sino ad ora una gestione comunitaria dei fondi ha garantito che anche tra Stati membri non si adottassero pratiche concorrenziali. Oggi con la proposta di un fondo unico, la decurtazione del budget dei pagamenti diretti del 20% ed una evidente penalizzazione del sistema impresa nella logica distributiva delle priorità, si tenta di dare il colpo di grazia ad un settore che già vive importanti criticità a causa delle tensioni internazionali, dell’aumento dei costi di produzione e degli eventi atmosferici avversi. Se questa è la direzione che intende prendere la Commissione Europea guidata da Von Der Leyen sono a rischio moltissimi posti di lavoro, molte imprese e, con la loro scomparsa, una sempre maggiore dipendenza alimentare da paesi esteri ed extra CE i cui prodotti non garantiscono gli standard qualitativi e di sicurezza alimentare che contraddistinguono le nostre produzioni».

L’auspicio, secondo Carlo Bartolini Baldelli, è che vi sia un netto cambio di rotta «diversamente - conclude - tutti noi agricoltori, siamo pronti a mobilitarci per far valere le nostre ragioni».