Alessandro Antico
Cronaca

Ma chi è più bestia dell'uomo?

Il commento di Alessandro Antico

Alessandro Antico

Firenze, 22 settembre 2015 - ABBIAMO commentato a lungo, in redazione, la notizia del cane massacrato a bastonate sulla testa semplicemente perché malato. Un atto di una crudeltà spaventosa, raccapricciante. E’ successo in provincia di Lucca, ma sarebbe potuto accadere in qualsiasi altra parte della Terra. Gli autori sono stati denunciati dai carabinieri per il reato di uccisione di animali. Sembra incredibile, nel 2015 dopo Cristo, che qualcuno della porta accanto – inteso come luogo non sperduto del Terzo mondo – possa rendersi responsabile di una barbarie simile. Si dirà: l’Isis fa di peggio, taglia la testa agli uomini e ti sbatte lo sgozzamento su YouTube. Certo, ma qui siamo in Toscana, i protagonisti di questa vicenda sono italiani e la guerra non c’entra: qui si è ucciso un cane fracassandogli il cranio solo perché dava fastidio, perché aveva la scabbia, perché il proprietario non voleva più portarselo dietro. Come se uno solo o tutti insieme questi motivi giustificassero una brutalità simile. “Tanto è un cane”. Raccapriccio assoluto: si può soltanto condannare, secondo noi.

MA C’È un’altra considerazione, che secondo noi è ancora più triste. Sempre in questo solito e sconvolgente 2015 dopo Cristo dobbiamo prendere atto che già da qualche anno è stato necessario introdurre nel codice penale il reato specifico di “animalicidio”. Cioè, il legislatore – che poi siamo noi, la così detta società civile – ha dovuto mettere per iscritto una legge che vieta di ammazzare una bestia senza motivo, più o meno. Ecco: l’uomo ha avuto bisogno di ricordare a se stesso che, essendo un “animale intelligente”, non è autorizzato a commettere atti di questo genere. E’ davvero strano, l’essere umano: o ha la memoria corta, oppure, come animale, è meno intelligente di altri esseri viventi a quattro zampe. E anche parecchio meno.