LUCA MANTIGLIONI
Cronaca

La Toscana del sud è regina del cibo. Grosseto e Siena sono nella top ten

E’ l’area migliore per slow food, Città del vino e Città dell’olio. L’indicazione dall’Osservatorio Coldiretti

La Toscana del sud è regina del cibo. Grosseto e Siena sono nella top ten

Grosseto, 5 gennaio 2023 - Da qualsiasi punto si guardi – meglio: si valuti – la Toscana è sempre lì a fare capolino ai vertici delle classifiche. Se parliamo di città d’arte, la nostra regione vanta gioielli sparsi in ogni angolo del territorio come nessun’altra zona, ma se questa ormai è cosa nota adesso si scopre che la Toscana si piazza nell’élite nazionale anche per i brand territoriali, ovvero per i riconoscimenti che valorizzano e pubblicizzano le risorse naturali, gastronomiche, storiche, culturali e turistiche nelle aree dei disciplinari "Ig".

E il merito questa volta spetta alle province di Siena (che ne conta 114) e Grosseto (con 81 "medaglie"), rispettivamente terza e nona in Italia. Risultato che proietta la regione – che si fregia in totale di 300 di questi riconoscimenti – nelle zone che contano della classifica nazionale. Si parla, insomma, di presìdi Slow Food, Città del Vino, Città dell’Olio, paesaggi rurali, siti patrimonio Unesco, Parchi nazionali.

Tutto ciò emerge dai dati dell’Osservatorio degli indicatori territoriali di qualità e sostenibilità "e le produzioni di qualità, certificate, insieme alle tante certificazioni e ai presìdi agroalimentari – dice Fabrizio Filippi, presidente Coldiretti Toscana – rappresentano un antidoto allo spopolamento di molte aree marginali perché in grado di creare opportunità per i giovani, connettere le realtà presenti e richiamare flussi turistici".

"La Toscana – dice ancora Filippi – detiene il 10% del totale dei riconoscimenti nazionali che sono 2.745: 100 promuovono le tematiche ambientali e la natura, 144 quelle gastronomiche e turistiche e 56 le tematiche culturali, storiche e paesaggistiche. I primati sono diversi: la Toscana ha il maggior numero di Strade del Vino, olio e sapori d’Italia (21), Strade dell’Olio (51), paesaggi rurali (6), riserve statali (35), Oasi del Wwf (15). Ma ha anche 41 riconoscimenti per le Città del Vino, 20 presìdi Slow Food, 11 per le città del Bio, 38 Bandiere Arancioni, 4 siti Fai, 8 siti Unesco, 3 parchi nazionali, 3 parchi regionali, 44 riserve regionali e 68 aree protette".

Ce n’è a sufficienza a scatenar invidia. Se così fosse, possiamo sempre far rispondere a Dante: "Non ti curar di loro, ma guarda e passa". Eh sì, perché di Sommo Poeta ce n’è uno solo. E guarda caso è toscano.