Firenze, 14 settembre 2024 – Benvenuti cyber defender, i difensori del bene in un mare sconfinato di dati, immagini, video, fake news. La nostra vita, non solo la password della posta elettronica, passa in canali informatici a noi sconosciuti. Ci sono autostrade del web pulite e ben custodite, ci sono sentieri impervi, anche illeciti fino al buio del dark web. Bisogna sempre stare attenti, con gli occhi aperti e con il dito più bloccato che pronto a digitare un link sconosciuto. Specialmente i nostri anziani sono preda di messaggi di chi se ne vuole approfittare. Messaggi che arrivano tramite la mail o i social. Un agguato dopo l’altro, difficile restarne indenni. Oltre al telefono che suona con proposte di ogni tipo a partire dal cambio di gestore di energia, ci sono le trappole informatiche. Cattive proprio perché vogliono carpire la fiducia dei più deboli.
Ben vengano questi angeli informatici che si radunano a Lucca per formare la nazionale italiana della cyber sicurezza. Sono un simbolo positivo e utile. Soprattutto perché sono giovani e dimostrano che il mondo web può essere controllato e analizzato. Per dividere anche ciò che ci fa crescere e ciò che ci rende dipendenti. Il web come tutti i mondi va conosciuto (il Corecom Toscana dà il patentino digitale), per arricchirsi di valori e conoscenze o per difendersi. Ma va vissuto in prima persona e gestito, non subìto. Per fortuna inizia la scuola: quanti genitori stanno dicendo in questi giorni questa frase.
Non solo perché si torna a studiare ma anche perché dalle 8 alle 13 almeno, i nostri ragazzi non avranno in mano il cellulare. Siamo arrivati a questo punto, è vero. Nell’educazione civica quest’anno si spera che si insegni anche l’educazione al web. Sarebbe utile. Perché non tutto nel web è da buttare, anzi. Può essere l’enciclopedia del terzo millennio o l’abisso della cattiveria. Benvenuti angeli on line. Difendeteci. In attesa di conoscere su quello schermo più nuovi saperi che leoni da tastiera.