FRANCESCA CAVINI
Cronaca

Caro energia, le strategie delle aziende. Sammontana: grande estate ma bollette da incubo

Vendite ok per il colosso empolese dei gelati. Per il 2023 preoccupa però il boom dei prezzi di gas ed elettricità

Leonardo Bagnoli (foto Tommaso Gasperini/Germogli)

Empoli (Firenze), 18 settembre 2022 - All’inizio dell’estate, forte anche di una testimonial come l’influencer Chiara Ferragni, la Sammontana Spa puntava a una stagione importante. E aveva ragione. Leonardo Bagnoli, amministratore delegato dell’azienda di gelati, è soddisfatto dei risultati ottenuti, ma non nasconde il timore per il futuro. "Per quanto riguarda il canale di vendita nei bar, è stata un’estate molto importante rispetto ai due anni precedenti. Non siamo ancora al livello del 2019 in termini di volumi venduti, ma ci stiamo avvicinando a quei numeri". E nella grande distribuzione?

"Nei supermercati e affini ci sono sempre stati risultati buoni. Abbiamo avuto un incremento di volumi rispetto al 2021. Un incremento che, però, è stato in buona parte vanificato dall’aumento del costo di materie prime ed energia elettrica". "Arriveremo a spendere circa quattro volte quello che spendevamo l’anno scorso per le bollette – specifica Leonardo Bagnoli – e questo ci porta a chiudere un bilancio in perdita nonostante una stagione di vendite molto positiva". Quindi il 2022 sarà un anno difficile da classificare. "La più grande preoccupazione non è nemmeno per quest’anno – aggiunge l’ad – che pure ha vissuto questo forte aumento dell’energia elettrica. A inizio anno era appena iniziato e ora ha ritmi incredibili. La preoccupazione vera è per il 2023, perché i prezzi non sembrano voler scendere né per l’energia né per il metano: se restassero così, la perdita diventerebbe molto più consistente".

La ricetta per risolvere la situazione é difficile da trovare, ma va trovata e per Bagnoli è "mettere al centro la qualità del prodotto, che va sempre garantita ai consumatori. E tagliare i costi". Infine una richiesta a chi andrà a Palazzo Chigi dal 26 settembre. "Fate cose di sostanza e in fretta. Fate in modo che l’aumento del costo dell’energia non sia il motivo di impoverimento delle persone e delle aziende. La guerra in Ucraina ha solo acuito una situazione che era già fuori controllo da tempo e qualcuno deve porvi rimedio: altrimenti si mette in ginocchio l’economia".