
L’ultima edizione del Carnevale di Viareggio che si è svolta nel mese di ottobre
Viareggio, 7 gennaio 2022 - Ci risiamo. S’avvicina Carnevale e, come un anno fa, la manifestazione simbolo della città risprofonda nell’incertezza. Lunedì è annunciato il montaggio del circuito tra Passeggiata e viali a mare, ma il sindaco Giorgio Del Ghingaro e la presidente della Fondazione Marialina Marcucci saranno a Lucca per discutere il da farsi col prefetto Francesco Esposito. Dopo i poverissimi corsi mascherati del 2021, slittati tra settembre e ottobre, tutto era tornato alla normalità. Un’illusione. L’unica certezza, col picco di Omicron atteso a fine mese, è che il Carnevale non si aprirà il previsto 12 febbraio. La speranza di poter rinviare di appena due settimane i corsi (l’ultimo sarebbe stato il 5 marzo) è sempre più buia.
"Noi lavoriamo per le date canoniche – aveva detto pochi giorni fa la presidente Marcucci – Pronti ad adattarci a qualunque evenienza della pandemia". "Si va avanti", aveva confermato il sindaco Giorgio Del Ghingaro. Poi attorno a Capodanno, coi contagi della Versilia costantementer sopra 700 casi al giorno, è apparso evidente che il Carnevale non inizierà prima di fine febbraio o marzo. Gli organizzatori assicurano: "Non andremo a intaccare il periodo pasquale". Ma il 17 aprile è vicino, e il Covid finora non ha mai rispettato le feste religiose. Inoltre le kermesse rionali e i festival canori sono già stati annullati.
Il rinvio agita le associazioni del commercio e del turismo, che a fine estate accolsero il Carnevale fuori stagione con reazioni esagitate. Quando ancora i weekend erano caldi, la Passeggiata fu blindata facendo accedere solo i 5 mila spettatori ammessi. Negozi, bar e ristoranti videro sfumare incassi fondamentali, e tanti chiusero. Per questo vogliono i corsi mascherati prima di Pasqua. "Altrimenti – mette le mani avanti Oreste Bergamini, presidente del Centro commerciale Passeggiata – sarebbe meglio cancellare la manifestazione".
Un’ipotesi teorica. Gli artigiani stanno completando i carri mascherati, anche se il Covid ha bloccato le prove delle coreografie. Cancellare il Carnevale, senza rinvio, significherebbe rinunciare a un paio di milioni di contributi pubblici, erogati solo se la manifestazione si tiene. E’ per questo che l’anno scorso, coi soldi già spesi per i carri, le sfilate sono state fatte a settembre, pur sapendo che sarebbero mancati incassi. Infatti un buon Carnevale 2022 servirebbe a ripianare un milione e mezzo di perdite. E i carristi esposti verso fornitori e maestranze attendono gran parte degli anticipi contrattuali. La Regione deve versare 1 milione alla Fondazione Carnevale, e il Comune risanato dal dissesto promette di pareggiare i conti, vada come vada. Ma se sarà ridotta la capienza all’aperto, di 40 mila persone, o se i turisti non verranno per la paura dei contagi (si entrerà solo col super green pass), per Burlamacco potrebbe mettersi male.