La cannabis potrà essere prescritta dai medici di famiglia

Il provvedimento modifica la normativa toscana, prima del genere a livello regionale, sull'uso della cosiddetta cannabis terapeutica nelle cure palliative e per alcune patologie invalidanti

Cannabis

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Firenze, 11 febbraio 2015 -  In Toscana sarà possibile prescrivere i farmaci cannabinoidi, con oneri a carico del Servizio sanitario regionale, anche da parte di medici generalisti, sulla base di un piano redatto da uno specialista, e con la possibilità di somministrare tali medicinali anche in ambito domiciliare. È quanto prevede una legge approvata oggi a maggioranza dal Consiglio regionale. Il provvedimento modifica la normativa toscana, prima del genere a livello regionale, sull'uso della cosiddetta cannabis terapeutica nelle cure palliative e per alcune patologie invalidanti. La legge presentata dal capogruppo Rc-Ci Monica Sgherri è stata poi fatta propria e rielaborata dalla commissione consiliare sanità. Il provvedimento prevede inoltre che per ridurre il costo di farmaci importati dall'estero, si possano stipulare convenzioni con centri e istituti autorizzati alla produzione o alla preparazione dei medicinali, come ad esempio l'Istituto farmaceutico militare di Firenze. «L'obiettivo - ha spiegato Sgherri - era rafforzare e migliorare la legge toscana in vigore, partendo da alcuni punti cardine come la la semplificazione burocratica e la facilitazione all'accesso di tali farmaci». Ad illustrare la legge in aula prima del dibattito è stato il presidente della commissione sanità Marco Remaschi (Pd).