Caduta dei capelli, effetto Covid a settimane di distanza: "Ma non è definitiva"

Marliani, presidente emerito della società italiana di tricologia: “E' una caduta benigna, dura circa tre mesi”

Nel riquadro il tricologo Andrea Marliani

Nel riquadro il tricologo Andrea Marliani

Firenze, 4 dicembre 2022 – Caduta dei capelli dopo il Covid? E' frequente, soprattutto nelle donne. E' quanto conferma il professor Andrea Marliani, direttore scientifico del gruppo studio e ricerca e presidente emerito di Sitri, la società italiana di tricologia. “Tante persone, soprattutto donne, hanno una imponente caduta dei capelli dopo il Covid. Se la malattia è stata pesante, la caduta inizia già durante l'infezione. Nella maggior parte dei casi, l'effetto comincia a partire da un mese dal tampone negativo e dura fino a circa tre mesi”, spiega il professore. Che fare, allora in questi casi? “Si tratta fortunatamente di una caduta di capelli benigna, quindi basta aspettare che tutto finisca. Dal punto di vista sintomatico – risponde Marliani – si consigliano lozioni di idrocortisone per attenuare la caduta”.

Un fenomeno nuovo? No, ma la caduta avviene poco tempo dopo l'infezione

"La caduta dei capelli dopo un evento quale un'infezione con episodi febbrili è cosa ben nota. Il periodo di latenza tra l'episodio infettivo e la caduta dei capelli pare però più breve rispetto a quanto comunemente osservato dopo altre situazioni infettive, quando la caduta inizia di solito da tre a quattro mesi dopo l'infezione scatenante”, afferma il professore. Ciò può essere dovuto al fatto “che il Sars-Cov-2 provoca lesioni dirette al follicolo pilifero” ed è noto che “qualsiasi evento che interrompa improvvisamente l'attività mitotica o metabolica del follicolo provochi la caduta dei capelli nella fase di crescita”.

L'impatto dello stress sulla caduta dei capelli

Ad aggravare il quadro o a contribuire alla caduta dei capelli è lo stress pisco-emotivo, anche quello al quale molti sono stati sottoposti a causa del distanziamento sociale e delle quarantene durante l'emergenza sanitaria causa Covid. “La letteratura – scrive il professore in un articolo pubblicato circa un anno fa sul Giornale italiano di tricologia - è piena di segnalazioni di caduta dei capelli associata a stress psico-emotivo. Lo stress può avere un impatto sulla caduta dei capelli come fattore primario o induttore di effluvio o può contribuire ad aggravare un problema medico esistente”.

Sempre durante la pandemia, un altro problema di caduta dei capelli è stato quello dell'aumento “solo percepito” o “pseudo effluvio”. “E' abbastanza normale – fa presente Marliani - che cadano da 80 a 150 capelli al giorno, cosa che non viene comunemente notata. Quando sono state imposte restrizioni interpersonali per prevenire la diffusione del Covid-19 e la maggior parte delle persone è stata costretta a casa, queste stesse persone, già preoccupate, notando solo allora la caduta dei capelli in giro per casa, sono andate in panico senza neppure avere un vero effluvio. Nella maggior parte di questi pazienti, una visita tricologica ha rivelato un pull test negativo e una tricoscopia normale”.