MAURIZIO COSTANZO
Cronaca

Benjamin Franklin e quella curiosa storia del parafulmine

Lo conosciamo come uno dei padri fondatori degli Stati Unti, ma inventò anche la stufa, le previsioni del tempo e nel suo Almanacco ideò molti proverbi che oggi usiamo quotidianamente

Benjamin Franklin (foto da web)

Benjamin Franklin (foto da web)

Firenze, 10 maggio 2024 – Ci sono nomi che compaiono tanto nei libri di storia che in quelli di scienza. Uno di questo è Benjamin Franklin. Tutti lo conosciamo come uno dei padri fondatori degli Stati Unti, tra gli autori della Dichiarazione d'Indipendenza americana, la cui effige compare non a caso sulla banconota da 100 dollari. Ma nella sua vita ha fatto anche molto altro. Era il 10 maggio del 1752, facendo volare un aquilone provvisto di un'asta di ferro, quando catturò per la prima volta un fulmine, comprendendo le saette che precipitavano erano cariche di elettricità. Bastava attrarle col metallo per evitare che provocassero morti e incendi: fu così che nacque il parafulmine. A dispetto delle sue umili origini, fu imprenditore, editore, scienziato, scrittore e anche musicista. E soprattutto inventore. Si deve a lui l’invenzione della stufa, che ancora oggi porta il suo nome: la “stufa Franklin”. Era affetto da miopia e presbiopia, e per correggerle entrambi inventò le lenti bifocali. Da musicista inventò un modello di armonica a bicchieri. Fu lui il primo a pensare all’istituzione dell'ora legale per motivi di risparmio energetico, anche se, in un'epoca in cui l'industrializzazione era ancora agli albori, nessuno gli prestò particolare attenzione. Si deve a lui la creazione della prima biblioteca ambulante d'America, oltre alla prima compagnia di pompieri volontari di Filadelfia. Fu lui a 'inventare' le previsioni del tempo: affascinato dalla meteorologia, si mise a studiare la direzione e la forza che acquistavano i venti negli strati più alti dell'atmosfera: riuscendo a comprendere il movimento delle nuvole, arrivò così a prevedere l'arrivo di tempeste e temporali. Navigando tra l'America e l'Europa si rese conto del flusso d'acqua che rendeva più rapidi i viaggi dal nuovo Mondo al vecchio continente, e che peraltro aveva anche un’influenza sul clima: la Corrente del Golfo. Benjamin Franklin fu un personaggio illustre e poliedrico, benchè nato in una famiglia modesta. Aveva 14 tra fratelli e sorelle, da piccolo suo padre lo aveva avviato alla carriera ecclesiastica, ma a causa delle ristrettezze economiche lo richiamò a lavorare nella tipografia di famiglia. È qui, in mezzo ai libri, che Benjamin Franklin si formò da autodidatta. Il suo motto era “Il tempo è denaro”. Pensò allora di creare il ‘Poor Richard's Almanack’, un personale Almanacco – che ebbe un successo strepitoso - in cui raccoglieva articoli di astronomia, matematica e meteorologia, il tutto condito da modi di dire e proverbi. Suoi sono gli aforismi: “Non rimandare a domani quello che potresti fare oggi”. “Non c'è niente di certo al mondo tranne la morte e le tasse”. “Ben fatto è meglio di ben detto.” “L'ozio cammina così lentamente, che tutti i vizi lo raggiungono.” “Tre persone possono mantenere un segreto, se due di loro sono morte.” “Presta denaro al tuo nemico e te lo farai amico; prestalo al tuo amico e lo perderai.” “Tu puoi rimandare, ma il tempo non lo farà.” “Chi si innamora troppo di sé stesso, non avrà contendenti. “Una lunga vita può non essere buona abbastanza, ma una buona vita è lunga abbastanza.”

Nasce oggi

Fred Astaire nato il 10 maggio del 1899 a Omaha. Non si può evocare il ricordo del re del tip-tap senza pensare anche a Ginger Rogers, perchè i due attori-ballerini hanno costituito, negli anni trenta, un binomio inscindibile quali protagonisti di una decina di film musicali di grande successo. Ha detto: “Il compito più duro che affrontano oggi i ragazzi è di imparare le buone maniere senza che, in giro, le possano vedere.”