
Piero Bargellini
Firenze, 27 febbraio 2021 - L’abate di San Miniato al Monte lo ha definito il “Quinto Vangelo” di Piero Bargellini, “evidentemente generato dall’appassionata lettura dei primi quattro”. Così scrive Padre Bernardo Gianni nella prefazione di ‘Lui, racconti della vita di Gesù’ (Edito da Vallecchi), libro che ha il raro pregio di arrivare a toccare il cuore di chiunque lo legga, definito da tutti un piccolo grande capolavoro.
“In tempi come i presenti, segnati da antiche e nuove paure, da mille pericoli e, ancora, da inquietudini di vario genere, c’è da augurarsi che ogni lettore abbia la grazia di imbattersi in queste pagine – scrive ancora Padre Bernardo - . Quel fortunato lettore, pazientemente accompagnato dalla sua limpida e leale fede lungo l’esigente sentiero del Vangelo, non è difficile che approdi alla gioia, all’amore e alla speranza che hanno ispirato la vita di quel Sindaco che, come novello Noè, ebbe la forza di strappare dalle distruttive pretese del diluvio il futuro di una intera città”.
La copertina del libro
Per capire fino in fondo questo libro, occorre andare a ritroso. È da poco terminata la seconda guerra mondiale, e Piero Bargellini prese carta e penna per scrivere questo libro per ragazzi per aiutare un amico rovinato dal conflitto. Che accolto da Vallecchi per curare i libri della gioventù, aveva ideato una collezione parascolastica, a cui Bargellini consigliò di dare il nome ‘Via della Sapienza’. Fu allora che l’amico chiese all’ex sindaco di scrivere il primo libro della collana. Una richiesta che Bargellini accolse scrivendolo di getto, e in una sola settimana era terminato. Un volume definito unanimemente un piccolo grande capolavoro, che fa segnare sempre il tutto esaurito ed è stato tradotto in tutte le lingue, comprese quelle africane. Che Bargellini definì semplicemente “un’opera buona”, tant’è vero che devolse i diritti d’autore alla Madonnina del Grappa.
Il volume ripercorre alcune delle pagine più belle del Vangelo attraverso personaggi immaginari. Come in un presepe vivente popolare e raffinato, l’oste, il pastore, una mamma, il contadino, uno dei Re Magi raccontano ciò che hanno visto e udito: la nascita, i miracoli, la sua passione e i suoi insegnamenti. Ventisei racconti brevi per avvicinare non solo i bambini e ragazzi, ma tutti, alla religione cristiana. Ora questo volume è tornato in libreria, ricevendo subito l’apprezzamento del Cardinale di Bologna e dell’Arcivescovo di Pisa. L’Arcivescovo di Firenze, Cardinale Giuseppe Betori ha voluto distribuirlo a tutti i sacerdoti della diocesi. Nel libro, spiega la figlia Antonina Bargellini: “C’è una testimonianza di grande affetto e gratitudine verso Don Corso Guicciardini. Così come aveva una grandissima ammirazione per Don Facibeni. Mio padre aveva lavorato 10 anni con La Pira, era abituato a vivere a contatto con i santi, ma quando lo vedeva gli tremavano le gambe. Erano anni che volevo pubblicare questo libro, i cui diritti d’autore andranno a sostenere l’opera della Madonnina del Grappa. E il giorno che mi chiamarono dalla Vallecchi, era proprio quello in cui fu fatto venerabile a Roma Don Facibeni”.
Ad agosto alla signora Antonina arrivò un messaggio in cui il Papa la incoraggia a “raccogliere la preziosa eredità e feconda promozione di fede” del babbo Piero. E il suo auspicio è di incontrare Papa Francesco e consegnargli di persona questo prezioso libro “che rappresenta una maniera nuova di leggere il Vangelo”, che fa segnare sempre il tutto esaurito ed è stato tradotto in tutte le lingue, comprese quelle africane. Domenica la commemorazione di Piero Bargellini al cimitero di Trespiano con la deposizione di una corona d’alloro sulla sua tomba, alla presenza dell’assessora Sara Funaro. Ha scritto il Cardinal Betori: “Piero Bargellini si fa in queste pagine contemporaneo di Gesù, ne percepisce tutto il fascino e lo trasmette ai suoi lettori piccoli e grandi. Se pensiamo che l’autore è stato non solo un letterato, uno scrittore ma anche un uomo politico, come sindaco di Firenze in un momento drammatico della sua storia come quello dell’alluvione, apprezziamo ancora di più la proclamazione schietta e pubblica della sua fede”. “Vi invito a diffondere questo libro – ha detto rivolgendosi ai sacerdoti - di cui sono particolarmente contento che i ricavi di questa pubblicazione siano destinati all’opera Madonnina del Grappa, che rappresenta per la nostra diocesi ma non solo, il segno di una storia di Vangelo che trova nella carità verso i piccoli e poveri i suoi vertici più alti. Chiedo di far conoscere questo libro e sostenere questa iniziativa per i meno fortunati, ma prima ancora per la diffusione del regno di Dio”.
Maurizio Costanzo