
Autovelox, le regole dal 12 giugno e il rischio caos
Roma, 2 giugno 2025 - Sugli autovelox si rischia l'anarchia? La domanda è legittima. Non è solo il nodo omologazione-approvazione, mai risolto, a gravare sugli occhi elettronici. Dal 12 giugno entrano in vigore le nuove regole del decreto Salvini, numero 123, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il 28 maggio dell'anno scorso. Presentato dal ministro dei Trasporti come 'stretta contro le multe selvagge'. Prevede una precisa dislocazione degli occhi elettronici e altrettanti divieti. Mentre Assoutenti immagina il caos, resta senza risposta per ora la domanda: quanti autovelox rischiano di dover essere spenti perché non in regola? Nessuno sa rispondere, nemmeno il ministero.

La mappa degli autovelox che non c'è
"Il Mit aveva inviato un sollecito a tutte le amministrazioni - ricorda Roberto Benigni, vicepresidente di Anvu, l'associazione professionale polizia locale d'Italia -. L'obiettivo: avere una mappa degli autovelox, sapere quanti fossero. Ma almeno un 25% dei Comuni non ha risposto. Non è detto che siano quelli non in regola, le motivazioni possono essere tante".
A questo link del Mit le info sul decreto autovelox 2024
Cosa prevede il decreto Salvini
Il decreto del ministro salva il sacrosanto principio della sicurezza stradale ma fissa anche regole precise per evitare che i sindaci usino gli autovelox come bancomat. La dislocazione dovrà seguire regole precise: i tratti di strada dovranno essere individuati con un provvedimento del prefetto e segnalati almeno un chilometro prima. Il testo fissa anche una distanza minima tra due postazioni, a seconda dei tipi di strade, da 4mila a mille metri. Scattano anche i divieti: non si potranno mettere autovelox per sorvegliare strade urbane con limite sotto i 50 km/h e neppure sulle extraurbane dove il limite imposto sia più basso di 20 km/h rispetto a quello massimo consentito dalla legge.
Il 'peccato originale' degli occhi elettronici
Ma il ‘peccato originale’ – contestato ormai molte volte anche dalla Cassazione – resta il nodo omologazione-approvazione. Ricorda Benigni: “Le associazioni stanno denunciando amministrazioni e comandanti in giro per l'Italia, per la mancata omologazione. E molti giudici stanno annullando i verbali. Quindi i problemi si sommano. Faccio corsi in tutta Italia sul nuovo codice della strada. Mi è capitato di sentirmi dire, magari da comandanti di piccoli centri: come faccio a spegnere l'autovelox? Così mi salta il bilancio del Comune”.
Cosa succede ora con le multe
Ma se gli autovelox non sono dislocati in modo corretto, cosa succede? "Il verbale è nullo – chiarisce Benigni -. La persona sanzionata, oltre a presentare il ricorso, può fare un accesso agli atti e chiedere copia dell'autorizzazione prefettizia. Se quell'atto manca, il prefetto interviene e tutte le sanzioni sono illegittime, e quindi l’autovelox va spento. Perché è quello l’ente, diciamo così, controllore”.