Firenze, 9 luglio 2021 - Imprigionati nell'inferno di code, che si è creato dalle 22 di ieri sera a questa mattina sull'Autostrada del Sole per chiusura del traffico Calenzano- Barberino, c'erano anche i camion di Lorenzo Zagli, titolare col padre dell'azienda Autotrasporti e depositi Srl, "Avevamo impegnati una quindicina di mezzi, tra autotreni, motrici e bilici. Ieri sera si è scatenato il finimondo in quel tratto. Autisti che dovevano rientrare in sede a mezzanotte, sono rientrati questa mattina. Otto ore prigionieri dell'asfalto, senza poter fare niente. Caldo torrido e neppure il rifornimento d'acqua per bere un sorso".
Lorenzo, ma non eravate stati avvisati dell'interruzione del tratto?
"Niente. E non siamo stati i soli ad avere queste difficoltà. Anche i colleghi riferiscono di autisti stremati e danni economici ingenti. Non si sapeva niente, c'è chi dice che c'erano i cartelli che avvertivano dei cantieri, chi no. La notizia noi l'abbiamo sentita attraverso IsoRadio. Hanno chiuso il tratto dell'A1 dalle 22 alle sei del mattino e ancora il traffico è congestionato".
Per voi che ha voluto dire questa interruzione: stress degli autisti, oltre che danni economici... "E' stato un delirio sotto diversi punti di vista. La nostra azienda prevede navette tutte le notti. Avendo finito le ore di impegno dell'autista, che deve fare le ore di pausa imposte dalla legge, abbiamo dovuto pagare straordinari sopra straordinari per il notturno e oggi dovremo ricorrere ad un altro autista per la tratta notturna. Per non parlare dei ritardi nelle consegne". La categoria non è nuova a questi inconvenienti: siete arrabbiati?
"In questo periodo ci sono molti problemi per la categoria soprattutto sulla tratta Bologna-Milano. Certo ieri si è toccato il fondo. Chiaro che quando si decide di chiudere un'autostrada è impensabile non prevedere un piano B per fare defluire il traffico in maniera meno traumatica possibile".
Silvia Angelici