Vaccinazioni, in Toscana verso il via libera a tutti gli over 70

Se, come pare, arriverà l’ok alla ripresa con Astrazeneca, le vaccinazioni saranno allargate fino ai nati nel 1951. Tra i sostituti personale scolastico e agenti

Una vaccinazione

Una vaccinazione

Firenze 18 marzo 2021 - Il grande interrogativo resta la ripartenza della vaccinazione con Astrazeneca. E, in attesa del verdetto dell’Ema previsto per oggi, si pensa a come riorganizzare liste e priorità per coprire le probabili disdette. Intanto vanno avanti a rilento, per carenza di dosi, le vaccinazioni degli over 80, in attesa di rifornimenti importanti in arrivo nei prossimi giorni, e si lavora a risolvere i problemi emersi nel portale dei superfragili. Partendo da Astrazeneca, se oggi arriverà, come sembra, l’ok alla ripresa della vaccinazione, cosa potrebbe accadere? Dalla Regione Toscana fanno sapere che chi risulta già in lista per la giornata odierna e per i prossimi giorni non dovrà fare altro che presentarsi all’appuntamento fissato. Gli altri (quelli cioè che sono stati interessati dallo stop) avranno invece priorità nella ri-prenotazione. Poi ci saranno la gestire le (probabili) cancellazioni. «Sicuramente sarà un po’ più difficile convincere i cittadini – spiega il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani – e per questo cercheremo di allargare la fascia dei soggetti vaccinabili, andando a includere i nati dal 1951 al 1941. È una valutazione che stiamo facendo in queste ore e che concretizzeremo se arriverà l’ok ufficiale". Nel frattempo le Ausl stanno lavorando alle liste dei "riservisti" per evitare il problema delle dosi buttate a fine giornata o distribuite al di fuori di elenchi ufficiali. La Ausl spiega che "vengono utilizzate modalità per supplire nel caso alcuni dei soggetti prenotati non si presentino alla seduta vaccinale programmata". "In questi casi – prosegue l’Ausl – vengono recuperate disponibilità di soggetti sempre rientranti nelle categorie abilitate alla vaccinazione tramite comuni e associazioni di volontariato". Si tratta pertanto di agenti delle polizie municipali, forze dell’ordine, personale scolastico e eucativo, assistenti sociali, operatori di Protezione Civile. A sollecitare le liste, con varie ipotesi organizzative, erano state nei giorni scorsi anche diverse forze d’opposizione in consiglio regionale: da Francesco Torselli (Fdi) a Marco Stella (Forza Italia) fino a Marco Landi (Lega). Altissima l’attenzione sui soggetti estremamente fragili. Il portale per le pre-prenotazioni è aperto su prenotavaccino.sanita.toscana.it e ha già permesso di iscriversi a 40mila pazienti e 11mila conviventi e caregiver in tutta la Toscana. Esistono però alcuni "bug" segnalati dai cittadini anche al nostro giornale. Fra questi il problema dei fragili over 80. Il meccanismo di registrazione funziona infatti con il codice fiscale e blocca in automatico chiunque risulti di età superiore agli 80 anni, perché in questo caso il percorso individuato è quello della vaccinazione con Pfizer dai medici di famiglia. Ma cosa succede se si tratta di un paziente over 80 ma anche fragile che, come tale, avrebbe diritto a far vaccinare anche familiari e caregiver? Purtroppo al momento questa casistica non è stata considerata e il meccanismo non permette di procedere. "Effettivamente è emerso questo problema – confermano dagli uffici regionali – ma lo stiamo risolvendo". Caso Pfizer. Al momento le dosi consegnate ai medici di famiglia sono poche: sufficienti, questa settimana, per fare circa 6 nuove vaccinazioni a dottore (oltre ai richiami). "Nelle prossime due settimane arriveranno in Toscana 125mila vaccini Pfizer che saranno destinati agli ultraottantenni – ha rassicurato ieri su Facebook il presidente della Toscana, Eugenio Giani - potremo dare così un’accelerata decisiva anche alla vaccinazione delle persone con più di 80 anni".