
Perugia, 31 marzo 2023 – Le sculacciate erano "un insegnamento". Le minacce e le grida, così come le offese e gli strattoni un "metodo educativo". Sono state le denunce di famiglie e colleghe e poi i filmati delle telecamere-spia e le frasi intercettate dalle cimici a far finire nei guai la titolare ed educatrice di un asilo nido privato nel comune di Corciano. Secondo la Procura perugina guidata da Raffaele Cantone la maestra avrebbe usato violenza su minori di età compresa tra 6 mesi e tre anni, compresi bimbi con problematiche autistiche anche gravi.
L’educatrice è stata iscritta nel registro degli indagati con l’accusa di maltrattamenti aggravati dal fatto che le vittime sono dei minori. A suo carico l’autorità giudiziaria ha chiesto e ottenuto dal gip il divieto di avvicinamento al suo stesso asilo, misura che i carabinieri hanno eseguito nelle scorse ore. La prima a sbottare è stata una collega, che ai militari ha riferito di aver notato alcuni comportamenti "non appropriati" verso i bambini, "tutti i giorni li insultava con frasi volgari e parolacce, soprattutto se stranieri e anche contro i genitori assenti; aveva modi indelicati e irruenti". Quei comportamenti inqualificabili erano soprattutto verso bambini che avevano maggiori problemi e difficoltà, per cui non erano in alcun modo in grado di raccontare i propri genitori quanto accaduto in asilo.
Nelle carte dell’inchiesta viene raccontato del giorno in cui la piccola - che chiameremo Maria - con problemi autistici di terzo livello, non voleva pranzare; così la maestra indagata "si sarebbe messa dietro le spalle della bambina e tenendole la fronte schiacciata con la mano contro il suo ventre con il cucchiaio le avrebbe aperto la bocca spingendoci a forza il cibo dentro. A quel punto la piccola Maria avrebbe iniziato a gridare con la maestra che le urlava addosso e continuava a infilarle il cibo in bocca con forza fino a rischiare di farla soffocare; solo la strenua resistenza della bambina avrebbe fatto definitivamente desistere l’educatrice". Sono diversi, qualche decina, gli episodi raccontati ai carabinieri, compresa una ulteriore testimonianza interna in cui l’educatrice è stata definita come "nervosa e insofferente" e forse qualcosa era invece già accaduto anche in passato, perché ai carabinieri di Corciano risultava già una denuncia del 2019 quando una coppia di cittadini rumeni presentò un esposto per la presenza di evidenti escoriazioni sul corpo di loro figlio di sette mesi, che in quel periodo frequentava l’asilo gestito dall’indagata. E’ così che gli inquirenti hanno deciso di intercettare con telecamere e cimici quello che avveniva all’interno della struttura, trovando riscontri. Nei filmati le frasi della maestra come "muoviti a fare la pipì se no non te la faccio passare liscia", ma anche "guarda che io non ti do più da mangiare", e in dialetto "qui comando io e tu non sei a casa tua".