
Una slitta da trebbiatura e i laboratori dove sono state condotte le analisi
Pisa, 16 maggio 2024 – La slitta da trebbiatura, usata fino a pochi decenni fa per separare la paglia dal grano in vari Paesi europei, avrebbe fatto la sua comparsa in Grecia già nel 6500 a.C.
A dircelo è uno studio condotto da un gruppo internazionale di ricercatori guidati dall’Università di Pisa. Grazie all’uso di metodi analitici avanzati gli studiosi hanno potuto tracciare l'adozione precoce di tale tecnologia e l'adattamento di quello che può essere considerato tra i primi macchinari agricoli in Europa.
La ricerca – svolta all’interno di vari progetti di ricerca finanziati dall’Unione Europea -, anticipa così la comparsa di tale tecnologia in Europa di almeno 3.000 anni, fornendo nuove intuizioni sulle innovazioni tecnologiche delle società neolitiche.
"Da anni lavoriamo per ricostruire le vie e i meccanismi di diffusione dell'agricoltura dal vicino Oriente al resto del Mediterraneo - spiega il professor Niccolò Mazzucco dell'Università di Pisa -. Scoprire i processi di innovazione tecnologica e come sono state introdotte nuove macchine è fondamentale per ricostruire i sistemi tecnologici del passato. L'uso della slitta da trebbiatura, anche nota con il termine romano tribulum, permette di aumentare notevolmente la quantità di grano lavorato e di accelerarne la lavorazione. In passato, si riteneva che questa innovazione fosse legata alla nascita dei primi Stati, ma il nostro studio dimostra che il suo primo uso è assai più antico".
"Negli ultimi anni - aggiunge Mazzucco – è stato sempre più confermato che i primi animali domestici non fossero usati esclusivamente come fonte alimentare, ma anche come forza lavoro. E le slitte da trebbiatura rientrano proprio in un più ampio processo d’innovazione tecnologica che coinvolge l’uso degli animali in questo senso. L'analisi dettagliata dei ritrovamenti archeologici e l'uso di metodologie avanzate aggiungono, così, un capitolo cruciale alla storia dello sviluppo agricolo, e sottolineano come il Neolitico fu un periodo di significativo avanzamento tecnologico”.
“Tutto ciò - conclude il ricercatore - ci permette ora di inquadrare meglio le dinamiche di sviluppo delle prime società agricole europee, di comprendere come ebbe luogo la diffusione delle tecnologie agricole e di valutare il loro impatto sulla struttura sociale e sull'economia del tempo".
I risultati dello studio coordinato dall’Università di Pisa, presentati nell'ultimo numero della rivista Journal of Archaeological Science: Reports, dimostrano così che il settore agricolo fu terreno d’innovazione tecnologica sin dalla Preistoria e solleva questioni significative sulla trasmissione delle conoscenze tecnologiche tra le diverse regioni del Mediterraneo. Ciò che fino a qualche decennio fa era considerato un'innovazione tardiva, oggi si dimostra essere, infatti, una pratica esistente sin dalle prime fasi del Neolitico in Europa.