Inaugurazione dell'anno giudiziario: "Baby gang, un fenomeno preoccupante"

La relazione della procura generale di Firenze nella tradizionale cerimonia al Palazzo di Giustizia del capoluogo toscano

L'inaugurazione dell'anno giudiziario (foto Cabras/New Press Photo)

L'inaugurazione dell'anno giudiziario (foto Cabras/New Press Photo)

Firenze, 28 gennaio 2023 - È diminuita del 2,66% la popolazione dei detenuti nelle carceri toscane al 30 giugno 2022 secondo la relazione della procura generale di Firenze all'aperura dell'anno giudiziario, ma permangono casi di sovraffollamento fra cui vengono evidenziati quelli maggiori nei penitenziari di Sollicciano a Firenze, Grosseto e Pisa. La situazione nelle carceri toscane “La Toscana - viene spiegato - è al terzo posto dopo Sicilia (23) e Lombardia (18) per numero di istituti penitenziari: 16 su tutto il territorio regionale. Alla data del 30.06.22 le presenze erano di 2.994 con un decremento di 82 detenuti rispetto all'anno precedente (3076), a fronte di una capienza regolamentare di 3118 (l'anno precedente: 3098)”. Gli istituti che nel corso dell'anno hanno subito il maggio decremento di detenuti sono Sollicciano (-65 in meno, da 650 nel 2021 a 585 nel 2022) ) Prato (-44, da 551 nel 2021 a 507 nel 2022) e Lucca (-39, da 104 nel 2021 a 65 nel 2022). Tuttavia, c'è “un tasso di sovraffollamento elevato a Grosseto, Pisa e Sollicciano, ma la situazione non è allarmante”, e “appare, allo stato, contenuta nel territorio toscano: su una capienza complessiva di 3118 posti sono presenti 2994 detenuti con un tasso dunque pari a 96/100 (era 99/100 nel 2021)”. “Peraltro permane in tre istituti toscani un tasso di sovraffollamento assai elevato, ben al di sopra del dato nazionale che è 107/100: Grosseto: 140/100 Pisa: 146/100 Firenze-Sollicciano: 119/100. Si tratta di presenze di detenuti nei 3 istituti - alla data del 30 giugno 2022 - di gran lunga superiori rispetto alle capienze regolamentari. Tranne le riferite eccezioni, se complessivamente considerata la situazione del sovraffollamento in Toscana non è comunque particolarmente allarmante”. Aumentano i reati ma diminuiscono gli omicidi In progressivo aumento i procedimenti nel distretto della Toscana secondo quanto emerge dalla relazione sull'attività degli Uffici requirenti del Distretto di Firenze. “Nel periodo in considerazione (1 luglio 2021 - 30 giugno 2022) l'attività delle procure del Distretto, nonostante la parziale incompletezza di alcuni degli organici e l'esistenza di gravi carenze materiali, è stata comunque notevolmente intensa - viene riportato -. È stato registrato l'ulteriore progressivo aumento del numero complessivo delle iscrizioni, pari a 159.738 per tutti i registri, rispetto alle 149.188 del periodo precedente. Nel periodo in riferimento (1 luglio 2021 - 30 giugno 2022) c’è stato un incremento delle sopravvenienze, essendosi registrate 10.550 iscrizioni in più rispetto al periodo precedente, con una variazione percentuale del 7,1%. Diminuiscono, però, del 23 % gli omicidi volontari. Tra l'1 luglio 2021 e il 30 giugno 2022, sono stati iscritti per omicidio volontario 20 procedimenti a carico di persone note, a fronte dei 36 del precedente anno, e 31 procedimenti a carico di ignoti, rispetto ai 31 dell'anno scorso, per un totale di 51 procedimenti rispetto ai 67 dell'anno precedente. Per il reato di tentato omicidio volontario si registra invece un visibile aumento delle iscrizioni, essendosi registrate 52 iscrizioni a carico di noti, rispetto alle 42 dell'anno precedente, e 15 a carico di ignoti, a fronte delle otto dello scorso periodo, con un complessivo incremento del 34%. Aumentano rapine, estorsioni e truffe Balzo dei procedimenti per rapina, estorsione e furto, e in lieve aumento i casi di riciclaggio e truffa mentre calano i procedimenti per usura secondo quanto emerge dalla relazione del procuratore generale facente funzioni presso la Corte d'appello di Firenze Luciana Piras. In Toscana tra l'1 luglio 2021 e il 30 giugno 2022 “sono stati iscritti 1.609 procedimenti per rapina (655 contro noti e 954 contro ignoti)”. Nel periodo precedente le iscrizioni erano state 1.340 (+20,07%). “Si tratta di delitti di oggettiva gravità, diffusi su tutto il territorio, che risultano commessi a volte in danno di esercizi commerciali più vulnerabili ovvero di privati, anche lungo la pubblica via, e che destano forte apprensione - si commenta - Emerge sotto tale profilo anche l'incidenza di una criminalità proveniente in parte dalla crescente situazione di disagio sociale, accanto a quella, di carattere più professionale, che ha visto il coinvolgimento di gruppi organizzati”. Aumentano i furti nelle abitazioni Nella relazione si registra un aumento del 17,17% dei reati di furto aggravato, che si attesta a 23.385 rispetto alle precedenti 20.343. “Sono altresì aumentati i furti in abitazione, passati da 822 a 1.400 (79 contro noti e 1.321 contro ignoti), con ulteriore aumento del 70,32%. È in forte rialzo il dato relativo ai estorsione, passati da 805 a 1.005 (+24,84%)”. Più truffe e riciclaggio, meno usura In calo i procedimenti per usura: 58 a fronte dei precedenti 91 (-36,26%). Lieve aumento delle iscrizioni per truffa, passate da 11.016 a 11.611. “Si tratta - viene spiegato - di reati sovente commessi ai danni degli anziani, determinano in chi ne è vittima pesanti e penose sofferenze e che proprio per tale ragione sono particolarmente odiosi”. In aumento le iscrizioni per il reato di riciclaggio (172 a fronte delle precedenti 155, pari al +10,97%). Aumentano i reati contro la pubblica Amministrazione “Sono leggermente aumentati i delitti contro la pubblica Amministrazione nel distretto delle Toscana. Le iscrizioni sono passate da 3.659 a 4.007 (+9,51%) tra il 1 luglio 2021 e il 30 giugno 2022”. Nel dettaglio, con riferimento alle singole figure di reato, per il delitto di peculato sono stati iscritti complessivi 120 procedimenti rispetto ai 106 del precedente periodo (+13,21%). Scende, invece, il dato relativo al numero dei procedimenti sopravvenuti per il reato di concussione (5 a fronte dei precedenti 17). Sono sostanzialmente stabili le iscrizioni concernenti il reato di corruzione. Omicidio stradale colposo, casi in aumento Per quanto riguarda i reati connessi alla circolazione stradale, tra il 1 luglio 2021 e il 30 giugno 2022, si è registrato, un aumento del 29,8% dei fascicoli aperti per omicidio colposo: 196 contro i 151 del periodo precedente (166 nel 2020). Analoga tendenza è stata rilevata in ordine alle iscrizioni per le ipotesi di lesioni colpose gravi e gravissime da incidente stradale (complessive 2.572, in luogo delle precedenti 1.972, con incremento percentuale pari al +30,43%). Boom di procedimenti per associazione mafiosa Schizzano al 115.38% i procedimenti per associazione mafiosa iscritti dalle Procure del distretto della Toscana tra il 1 luglio 2021 e il 30 giugno 2022. Risultano iscritti 28 procedimenti per 416-bis ( 20 contro noti e 8 contro soggetti ignoti), contro i 13 iscritti nel precedente anno ( 9 contro noti e contro ignoti). Reati in crescita anche per i delitti aggravati dalla finalità di terrorismo; cresce del 44% il numero dei procedimenti per delitti aggravati dalla finalità di terrorismo e di associazione con finalità di terrorismo o di eversione dell'ordine democratico. Tra il 1 luglio 2021 e il 30 giugno 2022 sono state registrate 13 iscrizioni nel distretto di Firenze (che comprende tutte le province della Toscana meno Massa Carrara): sono quattro in più rispetto al precedente anno giudiziario. Fenomeno baby gang: incremento delle violenze sessuali compiute da minori “Va segnalato il preoccupante emergere di baby gang, sistematicamente dedite alla prevaricazione di coetanei con metodologie violente e con variegate manifestazioni, predatorie, persecutorie, lesive”. È allarme lanciato da Luciana Piras. “Tra il 1 luglio 2021 e il 30 giugno 2022 risultano iscritti tre procedimenti per il reato di cui all'art. 416 codice penale, contro le 10 iscrizioni del periodo precedente, fattispecie criminosa questa in decrescita ma che pur denota come persistente la presenza nel distretto del fenomeno di aggregazioni giovanili dedite alla commissione sistematica di reati-fine che hanno come precipuo obiettivo la contrapposizione violenta con altri gruppi e l'acquisizione di una sorta di egemonia nell'universo giovanile di un determinato contesto territoriale”. Inoltre preoccupa un altro indice negativo in significativo incremento: quello delle violenze sessuali compiute da minori, che passano da 39 (precedente relazione) a 45 procedimenti nei confronti di minorenni noti. L'analisi delle fattispecie porta a ritenere che tali gravissime forme di devianza minorile si nutrano ancora oggi di una inadeguata introiezione del significato della sessualità, vissuta talora dai giovani di sesso maschile in senso predatorio, “consumistico e sessista”. Anche sotto questo profilo, la scuola, gli enti intermedi, le famiglie, debbono riflettere e produrre uno sforzo maggiore per favorire una più intensa introiezione del valore assoluto dei sentimenti, del rispetto e del primato della persona, della parità di genere, della inderogabile necessità del consenso per il compimento di atti sessuali”. Secondo la pg Piras “anche sotto questo profilo, la scuola, gli enti intermedi, le famiglie, debbono riflettere e produrre uno sforzo maggiore per favorire una più intensa introiezione del valore assoluto dei sentimenti, del rispetto e del primato della persona, della parità di genere, della inderogabile necessità del consenso per il compimento di atti sessuali”.

Maurizio Costanzo