
Controllo dello sviluppo alare di uno dei 5 pulli di ghiandaia marina salvati (foto Lipu)
Firenze, 1 agosto 2021 - Dalla Lipu di Livorno ci arriva questa bella storia di un salvataggio di ghiandaie marine. Nella campagna livornese in primavera i campi erano al colmo vegetativo. Emiliano - una vita di passione per gli uccelli e la natura - osservando i voli d’amore e le attività di preparazione dei nidi, nota una coppia di ghiandaie marine: meravigliose, petto e ventre turchese, dorso castano chiaro. Il maschio offre alla sua compagna acrobazie aeree e ondulazioni del corpo che scintilla al riflettersi del sole. Le ghiandaie amano la costa toscana, la scelgono per nidificare dopo un volo di oltre 8mila chilometri dal Sud Africa, dopo Sahara e Mediterraneo.
La coppia sta allestendo un nido tra le mura di una casa apparentemente abbandonata. Nei giorni successivi l’arrivo di 5 uova poi dischiuse felicemente. Ma ecco il dramma: intorno a quel nido si avvia un cantiere per ricostruire il tetto accasciato. Emiliano si rende conto che la famiglia di ghiandaie è in pericolo, si rivolge a capo cantiere e proprietario e li convince a lasciare un passaggio di volo nell’impalcatura; intensifica le osservazioni e presto si rende conto che i genitori sono troppo spaventati e non raggiungono più i piccoli. Il timore iniziale diventa realtà e purtroppo, nonostante i tentativi di salvare capra e cavoli e seppure la normativa preveda il divieto di distruggere il nido prima della fine del periodo riproduttivo, il cantiere prosegue. Urge una decisione, Emiliano chiede consiglio a Nicola, responsabile del Cruma di Livorno, e insieme decidono di portare nido e i cinque pulli implumi al Cruma, dove sono nutriti dai volontari Lipu con insetti, grilli e camole. Ora, dopo circa venti giorni di cure, tutti i pulli sono sani e pieni di vitalità. Tra poco verranno trasferiti nelle voliere di preparazione al volo, ci rimarranno altri 10 giorni di ‘allenamento’ dei muscoli alari.
Poi uno sportello sarà aperto per uscite e rientri alimentari finché questi saranno superflui alla loro autonomia. Presto la magia a noi incomprensibile si accenderà: ognuno di quei pulli, senza esitazioni, si metterà in viaggio verso un punto mai visto prima ma chiarissimo dentro di sé: a 8mila chilometri di distanza.