Almanacco del giorno: 21 dicembre 2012, la fine del mondo secondo i Maya

La temuta profezia fu smentita, derisa e mal calcolata, perché in realtà si riferiva al 2020. E forse oggi andrebbe riletta, alla luce del Covid

Piramide Maya

Piramide Maya

Firenze, 21 dicembre 2021 - C’è stato un tempo non troppo lontano in cui l’umanità fu presa da una pericolosa ‘psicosi da fine del mondo’.  Secondo la controversa profezia Maya, il calendario dell’umanità aveva un giorno ultimo: il 21-12-2012.

Il centralino della Nasa era stato preso d’assalto da chiamate di cittadini ansiosi, al punto che l’agenzia spaziale americana decise di allestire un sito web per tranquillizzare gli americani, tra i quali c’è stato persino chi si era rinchiuso nei bunker. E sul web chiariva: “Il mondo non finirà nel 2012, il nostro pianeta andrà avanti per altri quattro miliardi di anni, e scienziati credibili in tutto il mondo sanno che non ci sono minacce legate al 2012. Questa data rappresenta la fine dell’anno secondo i Maya, ma così come il nostro calendario inizia di nuovo ogni 1° gennaio, così anche per i Maya inizia un nuovo anno”. “Non preoccupatevi - disse attraverso organi di stampa il portavoce della Nasa, Dwayne Brown - il 21 dicembre sarà un giorno come gli altri”.

Se fine del mondo doveva esserci, allora tanto valeva spassarsela: e a New York, e non solo, decisero di cogliere al balzo quest’occasione per festeggiare in grande stile. Alcuni ristoranti, dopo una serata di musica e divertimento, avevano previsto pranzi speciali e a volte gratuiti per i ‘sopravvissuti’. Il ristorante ‘Maya’, sulla 64esima Strada, offriva una cena ad hoc intitolata ‘Apocalisse’, e c’è stato anche chi aveva organizzato mostre sul ‘giudizio universale’. Anche i più scettici però, alle 11.11 della mattina, ora fatidica, ci hanno pensato almeno per un momento. E tutti, in fondo, hanno tirato un sospiro di sollievo, magari segretamente. Com’era prevedibile, il mondo non è esploso, nessun buco nero ci ha inghiottito, nessuna collisione ha mandato la Terra in frantumi e spazzato via il genere umano. Australia e Nuova Zelanda, già all’alba del 21 dicembre, avevano fatto sapere al mondo che esistevano ancora: “siamo ancora qui” si leggeva sui social con molta ironia, “mancata fine del mondo”.

A quanti, la sera di quel temuto 21 dicembre, se la ridevano sotto i baffi, qualcuno bollato come ‘complottista’ avvertiva di non sottovalutare la profezia. Obiettando che i Maya non avevano mai parlato di fine del mondo: avrebbero piuttosto indicato la fine di un ciclo, la conclusione di un periodo e l’inizio di qualcosa di nuovo, sconosciuto, indecifrabile. E se si era fissata la data apocalittica e il giorno del giudizio nel 2012, era stato solo in base a un errore di lettura e di calcolo, dovuto all’introduzione del calendario gregoriano. In realtà l’anno esatto ‘suggerito’ dai Maya era un altro: il 2020. Ma oramai, dopo il ‘flop’ del 2012, nessuno era più disposto a prestare ascolto a profezie nefaste di questo tipo. Tutti convinti che il 2020 sarebbe stato un anno come un altro: invece è stato l’anno nero del Covid.

Nasce oggi

Jane Fonda nata il 21 dicembre 1937 a New York. Attrice, produttrice televisiva, attivista e modella, vincitrice di due Premi Oscar. Ha detto: “Quando non ricordi più come ti sei fatto male, allora sei guarito”.