
Gandhi
Firenze, 2 ottobre 2021 - Quando venne alla luce, il 2 ottobre 1869 , a Porbandar, nessuno poteva immaginare che quel bambino in fasce era destinato a cambiare le sorti del mondo. A vincere guerre senza imbracciare un fucile. A liberare il suo popolo senza diventare un generale o un capo di stato: ma semplicemente ‘Bapu’, un padre, per tutti. Politico, filosofo, avvocato, asceta, appassionato studioso delle religioni in cui cercava una fede globale per l’umanità: Gandhi è stato tutto questo. Ma viene ricordato soprattutto per essere stato la guida spirituale del suo Paese, l’India.
Padre del ‘satyagraha’, ossia la resistenza all’oppressione tramite la disobbedienza civile di massa, e riconosciuto come Padre della nazione, con le sue azioni ha ispirato i movimenti di difesa dei diritti civili. Portando l’India all’indipendenza dall’impero britannico con le uniche ‘armi’ della non violenza e dell’ascesi. Nato nel 1869, Gandhi venne assassinato da un fanatico indù durante un incontro di preghiera, meno di sei mesi dopo aver visto coronato il suo sogno, il 30 gennaio 1948. Il 2 ottobre di ogni anno, giorno della sua nascita, che in India è giorno festivo, viene celebrata la Giornata internazionale della nonviolenza, istituita nel 2007 dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite. Presentando la risoluzione all’Assemblea Onu per conto dei 140 cosostenitori, il ministro degli esteri indiano, Anand Sharma, citò le ultime parole del leader: “La non violenza è la più grande forza a disposizione dell’umanità. È più potente della più potente arma di distruzione che l’ingegno umano possa concepire”.
La sua vita di pace e fratellanza rimane ancora oggi un esempio dal solenne insegnamento universale. Anche se, nella sua umiltà, disse di sé: “Non ho nulla di nuovo da insegnare al mondo: la verità e la non violenza sono antiche come le montagne”. La sua eredità, sta nella straordinaria forza delle sue pacifiche battaglie, che ne hanno fatto simbolo di integrità morale e di tenacia. Per aver saputo interpretare lo spirito migliore della fraternità tra i popoli, Gandhi ha ispirato cause di liberazione dell’umanità nel mondo intero. Il suo messaggio risuona con incredibile forza ancora oggi, nei movimenti che si battono per gli stessi ideali, con la stessa pratica della disobbedienza civile e della non violenza. “Prima ti ignorano – diceva – poi ti deridono, poi ti combattono. Poi vinci”. Noto come ‘Mahatma’, letteralmente ‘Grande anima’, invece di fregiarsi di quell’appellativo onorifico, non apprezzava la distinzione tra ‘grandi’ e ‘piccole’ anime, convinto che gli uomini sono tutti uguali di fronte a Dio. Anzi, sosteneva: “Ogni persona che incontri è migliore di te in qualcosa: in quella cosa, impara”. Cosa fare dunque, per raccogliere i frutti della sua eredità nella vita di tutti i giorni? È stato lui stesso a indicarlo: “Vivi come se dovessi morire domani. Impara come se dovessi vivere per sempre”.
Nasce oggi
Sting (pseudonimo di Gordon Matthew Thomas Sumner), nato il 2 ottobre 1951 a Wallsend, Regno Unito. Cantante e musicista, ha esordito come membro dei Police e poi ha intrapreso una carriera solista di successo mondiale. Ha detto: “Solo un vero uomo può sopportare l’ignoranza con un sorriso”.
Maurizio Costanzo