MAURIZIO COSTANZO
Cronaca

Almanacco del giorno: 11 ottobre 1984, prima passeggiata spaziale di una donna americana

Doppio record per Kathryn Sullivan: è stata anche la prima donna a raggiungere il punto più profondo conosciuto degli oceani

Kathryn Sullivan

Firenze, 11 ottobre 2021 - Nel gennaio del 1978 è stata una delle prime donne selezionata nel corpo astronauti della Nasa e nell’agosto del 1979 aveva terminato l’addestramento. Nell’arco di 15 anni ha affrontato tre missioni spaziali. Ma il primato che ha fatto passare alla storia Kathryn Dwyer Sullivan, è quello di essere stata la prima donna statunitense a compiere una ‘passeggiata’ nello spazio con la missione dello Space Shuttle Challenger, l’11 ottobre 1984. Non bisogna però pensare, quando si parla di ‘passeggiata spaziale’, di un’attività simile a quella che compiamo quotidianamente in un parco. Rappresentano infatti le prove più estreme per gli astronauti, che comportano rischi notevoli, tra cui la collisione con detriti spaziali, generati per forza di cose da qualsiasi missione. Solo per fare un esempio: considerando che la velocità orbitale tipica di quella missione era di circa 7.7 km/s, cioè 10 volte la velocità di un proiettile, l’energia cinetica di un granello di sabbia era uguale a quello di una grossa pallottola.

Non contenta dello spazio, Kathryn Sullivan ha rivolto poi le sue attenzioni agli abissi, dove ha centrato un altro record. Quello di essere stata la prima donna ad aver raggiunto, il 7 giugno 2020, il punto più profondo conosciuto della superficie terrestre, nella Fossa delle Marianne, scendendo fino a 11 chilometri con un piccolo sommergibile. L’astronauta ha raggiunto il punto chiamato Challenger Deep nell’oceano Pacifico a bordo del sommergibile a due posti Limiting Factor, con il milionario Victor Vescovo che aveva visitato quel punto già due volte. Sullivan e Vescovo hanno trascorso circa 10 ore a bordo del sommergibile, costruito per resistere all’enorme pressione di più di 1,2 tonnellate per centimetro quadrato. Ci sono volute quattro ore per scendere sul fondo, dove i due sono rimasti per circa un’ora e mezza, e altre quattro per salire. La prima cosa che i due hanno fatto appena tornati in superficie è stato chiamare gli astronauti sulla Stazione Spaziale Internazionale. “Come oceanografa e astronauta - disse Sullivan - questa è stata una giornata unica nella vita: vedere il paesaggio lunare della Challenger Deep e poi confrontarmi con i miei colleghi della Stazione Spaziale sul nostro straordinario spazio interno ed esterno”.

Dedicandosi, dopo lo spazio, all’oceanografia, Kathryn Sullivan si è confermata una donna da primato in carne e ossa. Ha lavorato all’ente americano per l’atmosfera e gli oceani (Noaa), nel 1993 come responsabile della ricerca e dal 2014 al 2017 come amministratore capo. Grazie alla sua ‘passeggiata’, l’11 ottobre si è confermata una data speciale per le missioni spaziali. Sempre l’11 ottobre infatti, ma del 1968, la Nasa aveva lanciato Apollo 7 allo scopo di testare le manovre di aggancio al modulo lunare. Missione che passò alla storia per essere stata la prima con tre uomini e una telecamera a bordo, che ha consentito la prima trasmissione televisiva in diretta dallo spazio.

Nasce oggi

Jury Chechi nato l’11 ottobre 1969 a Prato. Ex ginnasta e personaggio televisivo, dominatore della specialità degli anelli per tutti gli anni novanta, tra le sue imprese più importanti si ricorda la medaglia d’oro alle Olimpiadi di Atlanta 1996. Ha detto: “Ogni sogno è possibile se ci credi fino in fondo”.